Incendio in c.da Piana di Lanna.
Sono state ore drammatiche ieri l’altro quelle vissute dagli abitanti della località Peppelongo in contrada Piana di Lanna. Un incendio divampato intorno alle ore 13,30 ha prima attraversato il campo di calcio in quell’area ubicato, procurando danni irreparabili alle porte e alle panchine in particolare – fortunatamente il deposito del gas posizionato fuori terra era vuoto -, per poi raggiungere velocemente la vegetazione che costeggia la viabilità comunale. Sospinte dal vento, le fiamme hanno raggiunto rapidamente il caseggiato di Peppelongo. Scattato l’allarme i soccorsi non si sono fatti attendere. “Un’apocalisse si è presentata dinanzi ai miei occhi – ha detto il Sindaco Gianfranco Rinaldi giunto immediatamente sul posto -. Per la gravità del momento ho subito allertato le autorità regionali mentre il personale dell’ufficio tecnico teneva monitorata la situazione, stante in contemporanea in atto un altro incendio di grosse proporzioni sull’area montana tra Fontana Cristina e Cocuzzo. – tra l’altro ancora vivo nella giornata di ieri – E’ stato molto arduo operare su due fronti di così grosse proporzioni. Ringrazio vivamente tutte le squadre di soccorso e i Vigili del Fuoco per la tempestività e l’azione efficace che hanno scongiurato danni irrimediabili, ma che soprattutto hanno garantito l’incolumità e la vita stessa di tante persone”. Provvidenziale dobbiamo dire è stato l’intervento della Polizia Municipale e dei Volontari della Protezione Civile di Pontelandolfo che hanno tratto in salvo diverse persone, colte di sorpresa dalla rapidità della propagazione delle fiamme, le cui case sono state lambite dal fuoco. In particolare due anziani con difficoltà deambulatorie sono stati portati a braccia fuori pericolo, sono stati momenti di panico generale sommersi dal fumo che rendeva l’area irrespirabile, mentre le lingue di fuoco riducevano in cenere legnaie, piccoli capanni agricoli, pali del telefono, alberi secolari. E’ da verificare se hanno subito danni rilevanti anche le abitazioni, al momento non sembra. Difficile individuare il focolaio che ha provocato l’incendio, difficile stabilire se c’è dolo o se sono state le temperature roventi di questi giorni a procurare l’innesco. Ma ogni volta, in questi casi, purtroppo si torna a parlare della sindrome della piromania. Sempre più frequenti, infatti, sono stati negli ultimi anni gli incendi di natura dolosa: la piromania, questa intensa ossessione per il fuoco è in costante aumento. Non è certamente facile prevenire l’azione del piromane che si specializza sempre più, diventando oggi un vero e proprio professionista del fuoco, ma mai abbassare la guardia.
Gabriele Palladino