Guardia Sanframondi, il Rione Croce apre i Riti Settennali
Con le processioni Rionali, oggi è toccato al Rione Croce, hanno avuto il via i Riti Settennali di Guardia Sanframondi.
Un grande rito collettivo di penitenza, un patto di fede che unisce tutta la comunità di Guardia Sanframondi. Un evento che simboleggia il legame indissolubile con la Vergine. Un legame antico, che identifica Guardia, e che va al di là della leggenda e della semplice tradizione. Infatti, è difficile spiegare quello che avviene in questo comune del Sannio ogni sette anni. È difficile da spiegare anche a livello antropologico. Il ritmo dei Riti Settennali è lento, lento come lo scorrere del tempo che in questi giorni catapulta Guardia indietro nei secoli. Un ritmo che viene scandito dalle processioni rionali – che hanno preso il via questa mattina – e che poi conduce alla processione generale di domenica 27 agosto.
Stamani è toccato al Rione Croce (domani e poi a seguire i Rioni Portella, Fontanella e Piazza) riunirsi e attraversare in processione il centro storico e le strade di Guardia. Processioni alle quali i Rioni partecipano in due giorni e denominate: ‘processione di penitenza ‘ e ‘processione di comunione’. La particolarità di queste processioni sono i “misteri”, ovvero le rappresentazioni ‘viventi’ non solo di scene estrapolate dal vecchio o dal nuovo Testamento ma anche della vita dei Santi o della Chiesa. Processioni che vedono la partecipazione non solo dei figuranti e delle donne che intonano canti alla Vergine ma anche dei disciplinanti che si percuotono con l’antico strumento della “disciplina”.
Solo al termine delle processioni, nella giornata di sabato, sarà invece aperta la lastra che custodisce la statua della Vergine Assunta, a cui seguirà la processione del clero. Domenica, nella processione generale, insieme ai “misteri” rappresentati dai Rioni sfileranno anche i ‘battenti’: penitenti incappucciati che indossano sai bianchi e si percuotono il petto, fino a farlo sanguinare, con una spugna di sughero da cui fuoriescono punte di spilli. Con loro anche i ‘disciplinanti’, che sono incaricati di far rispettare il regolare svolgimento della processione, muniti di bottiglie di vino bianco che serve a bagnare le spugne irte di spilli per non far coagulare il sangue. Il rito penitenziale risale a circa quattro secoli fa, quando l’immagine della Madonna Assunta cominciò a essere portata in processione in occasione di eventi calamitosi, come guerre e carestie.
Stamani, come detto, di buon mattino, i figuranti, componenti i misteri, nonché i cori ed i disciplinanti, si sono ritrovati a Largo Croce per disporsi secondo le postazioni previste per la processione. Il corteo ha poi raggiunto il Santuario dell’Assunta attraversando: Chiesa di San Rocco (Largo Croce), Via Fabio Golino, Via Salita Campopiano, Via Campopiano, Via Guglitiello, Via Padre Adolfo Di Blasio, Via Campopiano, Viale della Vittoria, Via Municipio, Corso Umberto, Piazza Castello, Piazza Porta Francesca, Via Roma, Via Piazzantica, Strada Filippo Maria Guidi e Piazza San Filippo.
Quando il corteo ha raggiunto in Chiesa, ha avuto poi luogo l’istruzione catechetica tenuta da Padre Dino Magnano d. O., Preposito della Congregazione di Aci Catena e docente di Teologia Fondamentale. Terminata la catechesi, il corteo ha ripreso il suo cammio per tornare a largo Croce, presso la Chiesa di San Rocco, attraversando via Filippo Maria Guidi, Via Costarella, Via Monte Tre Croci e Via Croce.
La deputazione del Rione Croce è così composta: Antonio Di Virgilio, Eneo Mancinelli, Remo Ciarleglio, Filippo De Blasio e Pasquale Mastantuono. Il coro è diretto dai Maestri Arturo Armellino e Gioconda Di Blasio. Il canto di Penitenza, eseguito nella giornata odierna, s’intitola “Vergine bella coronata di stelle”, i cui versi e la cui musica sono composti della Maestra Enza Di Blasio, invece, l’elaborazione musicale è stata curata dal Maestro
Rosario Del Duca.
M.P.
Redazione de “ilquaderno”