Fermata deputata paladina dei migranti: li portava oltre frontiera
La sua associazione portava pasti ai migranti nelle tendepoli italiane. Ora è stata denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Gabriele Bertocchi
Si chiama Lisa Bosia Mirra, è la deputata socialista al gran consiglio elvetico fermata e denunciata dalla polizia svizzera perché sospettata di favoreggiamento all’ingresso illegale di migranti in Svizzera.
Il fermo dopo il convegno a Chiasso
“Il diritto di chiedere asilo non è stato e non sarà garantito se ciascuna delle persone respinte dal confine non potrà nuovamente esprimersi sulla propria volontà di chiedere protezione internazionale alla Svizzera”. Parlava così il 31 agosto dal palco del teatro di Chiasso, durante un convegno della sua associazione, la Firdaus.
L’organizzazione della Mirra è stata una delle prime a portate pasti caldi e aiuti ai migranti accampati davanti alla stazione di Como. Numerose le sue denunce sulle violazioni di accordi internazionali da parte delle autorità ticinesi e italiane. Ma nel frattempo la pm Margherita Lanzillo indagava su di lei. E così a 24 ore dal comizio a Chiasso, Lisa Bosia Mirra è stata fermata. La consigliera ticinese avrebbe aiutato diversi clandestini a superare il confine insieme ad un complice 53enne, domiciliato nel canton Berna, bloccato insieme a lei.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, e come riporta anche Il Populista, la donna fungeva da staffetta al volante di un’auto, mentre l’uomo guidava un furgone con a bordo quattro africani minorenni. I due complici sono stati fermati al valico di San Pietro di Stabio dal Gruppo Interforze Repressione Passatori (GIRP), un’unità specializzata al contrasto del fenomeno dei passatori.
Ora, come prevede la legge svizzera, rischia un anno di carcere. O addirittura cinque se il passatore ha agito per un’organizzazione.