E’ colpa nostra… di tutti

consapevolezzaE’ colpa nostra… di tutti
È tutta questione di… consapevolezza.

Nel leggere questo articolo, anche se specifico e riferito ad una situazione esistenziale precisa, si possono comprendere molti degli attuali atteggiamenti umani, specialmente in riferimento alla situazione sociale e culturale che stiamo vivendo nel nostro Paese.

È una ricerca di due anni fa, nella quale si dimostra come un intervento relazionale, in questo caso una psicoterapia, sia nelle condizioni di modificare non solo atteggiamenti mentali, ma anche la struttura del nostro DNA. In effetti, non potrebbe essere diversamente, altrimenti ci troveremmo nella condizione di dover inventare il fuoco o aver paura dell’acqua ad ogni nostro risveglio. L’esperienza modifica la struttura genetica umana e viene da questa modificata. Si tratta di una relazione biunivoca relativamente ovvia, perché tutto nella nostra esistenza avviene in base a relazioni di questo tipo. Il sapere se la prima venga prima o dopo la seconda è un falso problema, perché le interazioni fra gene e ambiente sono talmente interrelate, costanti e continue che si tratta di una separazione solo intellettuale, scientifica, ma non certo antropologica.

Detto questo, veniamo al secondo tema di questo breve scritto.

Poiché è del tutto improbabile che il popolo italiano si rechi in massa a lezione di consapevolezza, anche di tipo psicoterapeutico, sarà ben difficile trasmettere alle nuove generazioni il motivo per cui valga davvero la pena occuparsi delle cose pubbliche, delle cose che appartengono a tutti. La situazione mentale nella quale versiamo, escludendo da questa qualche individuo davvero impegnato nella denuncia delle cose così come stanno, richiede a tutti noi un percorso di riabilitazione psicologica di una certa consistenza.

E la cosa migliore da fare, tanto per iniziare, è quella di frequentare persone che giudichiamo essere migliori di noi da questo punto di vista, ossia persone, non solo impegnate socialmente ma che sono in grado di trasmettere fiducia nell’essere umano in quanto tale. A forza di distruggere tutto attorno a noi, finiremo per distruggere anche coloro che vi abitano, e quindi noi stessi.

 

 

alessandro_bertirotti2Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura. Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Colombia, a Bogotà; vice-segretario generale della CCLPW , per la Campagna Internazione per la Nuova Carta Mondiale dell’educazione (UNEDUCH), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires e membro del Comitato Scientifico di Idea Fondazione (IF) di Torino, che si occupa di Neuroscienze, arte e cognizione per lo sviluppo della persona. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

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