Mancano ormai pochi giorni alla prima del dramma sacro di Santa Giocondina che va in scena nella serata del prossimo il 31 luglio. “Secondo tradizione e cadenza consolidata – scrive il Sindaco sulla brochure di presentazione dell’opera -, nel magico scenario di piazza Roma, avrà luogo quest’anno la rappresentazione del dramma sacro di Santa Giocondina, ambientato nel Terzo secolo dopo Cristo e che racconta la storia di una giovane di famiglia benestante, perseguitata fino ad essere decapitata per la sua fede cristiana. Una rappresentazione molto attesa dalla nostra comunità, che sicuramente parteciperà in massa, a testimonianza della sua fede e perché il dramma oramai fa parte del patrimonio culturale, di vita e di storia del nostro paese. Se a ciò si aggiunge la curiosità dei cittadini verso gli attori locali, dilettanti, che interpreteranno i vari ruoli, si capisce anche la volontà degli organizzatori di trasmettere in streaming il dramma per consentirne la visione anche ai concittadini residenti all’estero. La rappresentazione del dramma ha richiesto mesi di preparazione e di lavoro, svolto con molta passionalità, per cui mi corre l’obbligo di fare un ringraziamento di cuore a tutti quanti in questi mesi si sono adoperati, con la solita abnegazione, spirito di collaborazione, volontà che caratterizza la nostra comunità”. Il dramma di quest’anno, affidato alla freschezza di un gruppo professionale e di ottimo livello artistico, che rientra nel programma della tradizionale settimana folk organizzata dalla Pro-Loco e il comitato festa “La Torre” con il contributo dell’Amministrazione Comunale, racconterà la vicenda persecutoria di Santa Giocondina, “non racchiusa in una scenografia realizzata con accorgimenti teatrali sofisticati – ci dice il direttore artistico Gabriele Palladino condiviso e sostenuto nella sua proposta teatrale dal parroco don Giuseppe Girardi – ma in un ambiente comune e contemporaneo come è vissuto oggi da tante giovani ragazze che abbracciano gli stessi ideali di Santa Giocondina”. L’edizione 2016 del capolavoro teatrale di don Ulisse Rinaldi scritto nel 1872, è dedicata alla memoria di Renato Di Muraglia, Enzo Rossi, Corrado de Michele e Pasqualino Vessichelli recentemente scomparsi. Renato, Enzo, Corrado e Pasqualino, come dice Gabriele Palladino: “Hanno lasciato un pezzo di cuore pulsante sulle tavole del palcoscenico di Santa Giocondina”. Imponente è il cast e tutto l’entourage della macchina operativa: Eleonora Guerrera “Santa Giocondina”, Paolo Tranchini “Merio” padre della Santa, Michela Delli Veneri “Lucina” zia della Santa, Antonio Addona l’imperatore “Diocleziano”, Giovanni Romano “Cassandro” il prefetto di Roma, Gennaro Del Negro “Dulcezio” il generale, Salvatore Griffini “Lucio” il capitano, Gianmarco Castaldi “Asmodeo” il diavolo, Davide Cocciolillo “Centurione”, Antonio Silvestre “Carnefice”, Paola Corbo, Serena Romano e Margherita Sforza sono gli angeli, i littori: Luigi Griffini, Rocco Guerrera, Antonio Del Ciampo, Giovanni Palladino, i soldati: Cosimo Beatrice, Donato Lese, Carmine Calabrese, Federico Mancini, Francesco Mancini, Giuseppe Guerrera, Jonathan Moavero e Pasquale Rinaldi. Dolores Del Negro aiuto regia-suggeritrice, Carmine Fusco responsabile della organizzazione, Fiorella De Michele direttore di palcoscenico, Carmine Fusco e Giuseppe Addona assistenti scenici, Gennaro Santopietro progetto fonico, De Luise Agency service, Michela Delli Veneri, Giovanni Ruggiero, Salvatore Griffini, Fiorella De Michele, Dolores Del Negro e Giovanni Romano costumisti, Eleonora Di Muraglia trucco e infine Elena Baldini assistente di palco, per la regia di Gabriele Palladino.
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