Di Brango e Romano presentano a Pontelandolfo il saggio “Brigantaggio e rivolta di classe – le radici sociali di una guerra contadina”
“Brigantaggio e rivolta di classe – le radici sociali di una guerra contadina” è il libro che gli autori Enzo Di Brango e Valentino Romano presentano a Pontelandolfo il prossimo venerdì 22 settembre. L’opera è un saggio, come dice Enzo Ciconte nella sua introduzione – è una rigorosa ricostruzione storica sull’idea centrale del libro: il brigantaggio è stato un fenomeno che esprimeva una rivolta di classe le cui radici si trovano nelle condizioni materiali e sociali dei contadini, nel loro disperato bisogno di terra …”. I contadini ingannati dalle false promesse di Garibaldi e di chi c’era dietro di lui, intrappolati da un sistema che li vedeva ancora una volta soccombere ai vincitori di sempre, “sempre gli stessi – come dice Enzo Ciccone -: i nobili, gli agrari, gli usurpatori, i baroni, i nuovi borghesi”, si ribellarono al saccheggiatore Savoiardo, insorsero per difendere le proprie terre e furono ammazzati, massacrati, deportati, costretti ai lavori forzati fino all’ultimo respiro della loro vita, grazie alla mostruosa legge Pica-Peruzzi che permetteva agli invasori piemontesi di uccidere chiunque e per qualunque futile motivo.
Le statistiche parlano di un milione di meridionali uccisi e deportati, senza contare quelli che fuggirono verso terre straniere per dare un senso alla propria vita. E’ allora che nasce la Questione Meridionale tutt’oggi irrisolta, è allora che il benessere del Sud si trasferisce al Nord, è allora che inizia l’epocale esodo delle popolazioni meridionali, un fenomeno che mai era appartenuto al Regno in salute delle Due Sicilie, altrove invece si fuggiva, altrove si viveva male, in Veneto ad esempio, dove si moriva di pellagra, la povera gente che si cibava solo di polenta a causa di un crescente e progressivo grado di immiserimento, scappava, fino all’Unità d’Italia il morbo si diffuse in questa regione in maniera spaventosa. Sidney Sonnino nel 1887 scriveva: “Il villano di Sicilia mangia pane di farina di grano e, salvo i casi di miseria, si nutre a sufficienza, mentre il contadino lombardo mangia quasi esclusivamente granturco e soffre di fame fisiologica anche quando abbia il corpo pieno”. Torniamo al nostro libro: Di Brango e Romano in un concerto a quattro mani, il ventidue settembre nella Sala Papa Giovanni Paolo II ci aiuteranno a capire dove vanno ricercate le cause del fenomeno, patriottico diciamo noi, del brigantaggio: nella condizione materiale dei contadini, delle masse povere che si ribellano, di un popolo stanco di sputare sangue nei campi dei notabili possidenti.
Gabriele Palladino