Cittadinanza onoraria al piccolo rumeno Horvat Francesco Ilie
E’ una giornata davvero speciale quella che si appresta a vivere il prossimo venerdì, alle ore 12,00, la comunità di Pontelandolfo, quando il Consiglio Comunale aprirà le porte a Barbara Rinaldi, del neo eletto Sindaco junior per il suo insediamento, ma soprattutto aprirà le porte al piccolo Horvat Francesco Ilie di genitori e cittadinanza rumeni nato in Italia, al quale l’Amministrazione Comunale in linea con il progetto Unicef “Città Amica dei Ragazzi” (Child-friendly Cities), di cui Pontelandolfo ne ha conseguito il riconoscimento, conferirà la cittadinanza onoraria del paese. La consegna di una pergamena alla famiglia, sancirà l’evento particolare e di grande spessore civile e sociale. “Accogliendo il progetto Unicef “Città Amica dei Ragazzi”. – scrive il Sindaco Gianfranco Rinaldi – Riconoscendo che la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza sancisce che gli Stati parte devono rispettare e garantire i diritti stabiliti per ciascun minore sotto la loro giurisdizione, senza alcuna discriminazione affermando che la nostra democrazia non può escludere dal diritto di cittadinanza coloro che nel nostro Paese nascono o risiedono. Considerando che questa Amministrazione, in base alla convenzione ONU, legge italiana 176/91, da tempo attua in favore dei minori stranieri politiche di inclusione sociale nel rispetto del loro superiore interesse, conferisce la cittadinanza onoraria di Pontelandolfo al minore Horvat Francesco Ilie”. Tanti sono i Comuni italiani che hanno aderito al “Programma Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti” e della campagna “Io come tu” promosse dall’Unicef, con l’intento, in particolare, di agevolare un percorso di integrazione sociale reale ai figli di stranieri nati in Italia. I due momenti di venerdì rappresentano un impegno della comunità sannita nel proteggere i bambini, anche quelli adottivi del paese, aiutandoli a crescere nella cultura della solidarietà e della condivisione per diventare cittadini migliori.
Gabriele Palladino