Il Bilancio
Danni alle infrastrutture per 81 miliioni
Il primo report. Il ministro Galletti: il governo dichiarerà l’emergenza
L’INVIATO
BENEVENTO. Due giorni fa, lo aveva detto il presidente della Regione Vincenzo De Luca: «Ho trovato grande disponibilità del ministro Galletti sul riconoscimento dello stato di emergenza». E il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, conferma l’anticipazione del governatore campano: «Abbiamo iniziato tutte le attività preparatorie per concedere lo stato di emergenza. Posso dire che lo concederemo, perché è un atto che si fa a valle della ricognizione dei danni. Con i dati che ho in possesso, tutto fa pensare che ci siano gli estremi per decretare lo stato di emergenza».
Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento, anticipa una prima stima sui danni: 81 milioni di euro. Sarebbe la somma necessaria a riparare gli effetti dell’alluvione drammatica, cominciata una settimana fa. Un calcolo già trasmesso alla Regione. Le priorità sono il ripristino dei collegamenti, le riparazioni delle infrastrutture e la messa in sicurezza degli alvei dei fiumi. Dice il presidente Ricci: «Ci troviamo di fronte ad una vera emergenza umana, sociale, economica. Lo conferma il quadro ricostruito dagli uffici del settore Infrastrutture della Provincia».
E si tratta solo di stime sugli interventi alle infrastrutture. Mancano ancora i calcoli sui danni alle case e poi, naturalmente, le mazzate al sistema produttivo sannita. Dice ancora il ministro Galletti: «Sono preoccupato particolarmente perla zona di Benevento, perché si tratta di un’area industrialmente più debole di altre e quindi il rischio di perdere posti di lavoro e perdere economia è ancora più forte. Anche per questo ci sarà una particolare attenzione da parte mia per quelle zone».
Il ministro annuncia in Parlamento che sarà a Benevento nelle prossime ore. Sembra quasi una risposta alla polemica aperta dall’ex ministro Clemente Mastella, che
aveva lamentato scarsa attenzione del governo al dramma del Sannio.
Aveva detto Mastella: «Mi dispiace che finora non si sia vista neppure l’ombra di un ministro. Il governo è sembrato molto distante dal dramma che si sta vivendo.
Non vorrei che ancora una volta il fatto di essere del Sud e nel Sud ci debba penalizzare.
Una convinzione anche del Movimento 5 stelle. Il deputato Carlo Sibilia lancia lallarme sul blog di Grillo e dice: «Nel Beneventano ci sono paesi totalmente distrutti e la presenza dello Stato è intangibile. Molte famiglie sono senza casa. La pioggia continua a cadere e si ha l’impressione che non ci sia alcun tipo di supporto. Ho visto solo l’organizzazione di qualche privato cittadino che tenta come può di dare una mano».
Il Sannio lontano, il Sannio estraneo ai grossi canali della comunicazione nazionale. Eppure il dramma c’è tutto, con una devastazione che ha messo in ginocchio una intera provincia. Avverte Luigi Paragone, sindaco di San Giorgio La Molara: «Vedo troppi falchi in giro. Nel Sannio la ripartizione dei fondi per la ricostruzione dai danni causati da nubifragi e alluvioni dovrà essere equa».
Mala polemica è appena agli inizi e investe più fronti. Gabriele Corona dell’associazione Altrabenevento denuncia responsabilità nei piani urbanistici e dice: «Nell’area di Ponte Valentino a Benevento, si è cambiato il corso dei fiumi e si assegnano ancora lotti per realizzare industrie in piena zona alluvionale. Si tratta di zone classificate appunto alluvionali, come nei documenti dell’Autorità di bacino». Sullo stesso fronte, quello della prevenzione ai danni idrogeologici, è anche Arturo Scotto, capogruppo di Sel alla Camera. Che dice: «Buona notizia che il ministro Galletti va a Benevento. Meglio tardi che mai. Occorre un piano per il riassetto idrogeologico.
g.d.f.
Il Mattino del 22 ottobre 2015 – Primo Piano pag.9