Gigi Fiore, racconta la sua Napoli

Gigi Fiore, giornalista napoletano, autore di numerosi libri, racconta la sua Napoli Francesca Rossetti Giugno 7, 2020  Gigi Di Fiore è un importante giornalista napoletano autore di numerosi libri, buona parte dei quali dedicati alla splendida città partenopea: sentiamo cosa di racconta di questa bellissima località e della sua vita.       Chi è …

Armando Gill – ‘E quatt’ ‘e maggio, 1918

TUTTI PRONTI PER LA RIAPERTURA DEL 4 MAGGIO? Core, fatte curaggio, ‘sta vita è nu passaggio. Facimmoncillo chistu quatto ‘e maggio, che ce penzammo a fá, si ‘o munno accussí va? (Armando Gill – ‘E quatt’ ‘e maggio, 1918) Ê QUATTE ‘E MAGGIO (1918) I E tenevo ‘na bbella putechella ch’avevo fatto tanto p’accurzá… Soglia …

Lo sguardo di Compagnone sulla città di Masaniello

Lo sguardo di Compagnone sulla città di Masaniello L’amarezza è la sua cifra per scandagliare quella Napoli non più «bagnata dal mare» di Matteo Cosenza Quando conobbi Luigi Compagnone, con il quale ebbi poi una quasi quotidiana frequentazione per molti anni, ero curioso di capire quanto fosse vero lo spietato ritratto che di lui fece …

Il rito dell’uccisione del maiale alla Pietrasanta

IL RITO DELL’UCCISIONE DEL MAIALE ALLA PIETRASANTA di Angelo D’Ambra A Napoli, presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta “della Pietrasanta”, fino al 1825, si celebrò uno strano rituale in cui si uccideva un maiale. Le sue origini risalivano al 500 dopo Cristo. All’epoca, in quel luogo, ridotto a mondezzaio, compariva ogni notte un …

Antichi Mestieri Napoletani-2

  ‘O Casadduoglio: perché il salumiere a Napoli si chiamava così? Viviamo ormai nell’era delle grandi catene di supermercati dove è possibile trovare tutto, in qualunque momento. Fortunatamente in alcuni luoghi, come a Napoli, le persone tendono ancora a fare la spesa nei piccoli negozietti di fiducia. In particolare è la salumeria che ancora possiede …

‘A Maronna t’accumpagna!

‘A Maronna t’accumpagna! Napoli del 1700, una Napoli senza elettricità, dai palazzi nobiliari provvisti di torce ai lati dei portoni e di balconi con “riccioli” agli angoli per potervi appoggiare le candele. Una Napoli dove, i signorotti, uscivano scortati da quattro servi muniti di torce, per illuminargli il cammino di notte, per evitare imboscate. A …