La Scorziata di Vico Cinquesanti: una chiesa da sogno finita in un incubo
Il tempio della Scorziata di Napoli nacque con nobili intenti. Ed oggi è una cadente catapecchia, che sta in piedi più per dispetto che per fortuna. Un’ ultima e vaga memoria di un atto di fede di donne che non ci sono più: Giovanna Scorziata e Lucia e Agata Paparo, le figlie del fondatore del Monte di Pietà.
Fu per cinque secoli un piccolo conservatorio con annessa chiesa.
Abbandonata dopo il terremoto del 1980, depredata da ladri nel 1993, ha visto il soffitto crollato per infiltrazioni nel 2000 ed ha subito un incendio nel 2012, lasciando nelle fiamme gli ultimi affreschi di Solimena sopravvissuti ai ladri.
Dopo l’incendio, inoltre, è stato scoperto un antico sottopassaggio nascosto, che porta ad un luogo nel quale è conservata una immagine di Cristo di 1200 anni fa, addirittura risalente al secolo VIII.
Lasciata per trent’anni abbandonata e con la porta aperta, ha ospitato ladri che hanno rubato anche il marmo degli altari e barboni che hanno trovato un ricovero di lusso.
Eppure è ancora in piedi, testarda, come se far crollare quelle ultime travi marce e logore fosse una via facile per sparire dalla memoria dei napoletani, dietro un nuovo palazzone residenziale che la sostituirebbe; come se il suo crollo potesse lavare l’anima e le coscienze di chi l’ha abbandonata.
Non vi potete più tirare indietro. Guardando l’altare, se potessimo di nuovo tornarci oggi, apparirebbe una donna in lacrime, con in mano un libro intitolato “Storia d’Italia”. È una tela lasciata dall’artista Zilda per raccontare il dolore di queste mura.
Benvenuti nell’incubo della Scorziata.
Oggi, purtroppo, è impossibile accedere al tempio, dato che è stato recintato: questa fotografia è probabilmente l’ultima che vedrete di questa chiesa.
Questione restauri della Scorziata: tanta tristezza
La storia dei restauri della Scorziata è molto travagliata: si è parlato più volte “con date certe e con fondi stanziati” sin dal 2010, ben prima dell’incendio che la devastò. In quell’occasione si parlò del restauro di un elemento della chiesa, tale “Pala della Scorziata“, un quadro ritrovato: http://www.beniculturali.it/…/visualizza_asset.html….
Anche adesso, pur essendo stata finalmente inclusa nel piano di restauro del centro storico, non c’è alcuna certezza che venga restaurata.
I bandi di gara sul restauro sono stati molteplici a partire addirittura dal 2007, alcuni ne abbiamo avuti con numerosi rinvii nell’ambito del precedente progetto “Grande centro storico di Napoli”, sui fondi UNESCO 2007-2013.
C’è questo link per avere delle idee un po’ più chiare della questione Scorziata nel passato.
A causa delle continue diserzioni delle gare d’appalto, i fondi stanziati per il precedente progetto di recupero del centro storico andarono persi. Da vedere anche la vicenda incresciosa del restauro della chiesa di Portosalvo, altra “eterna promessa” ancora da recuperare.
https://www.ilmattino.it/…/napoli_chiesa_di_portosalvo…
Il restauro dell’edificio in condizioni simili a quelle dei primi sopralluoghi svolti nel 1993 è praticamente impossibile, essendo stato rubato o distrutto praticamente tutto dai tempi della fotografia ad oggi. Le stesse mattonelle presenti nella fotografia non sono più lì, in quanto nel 2015 furono rubate nottetempo.
-Federico Quagliuolo
Federico Quagliuolo
Fotografo e scrittore, classe 1992. Vado in giro con la Vespa alla ricerca di tutte le curiosità nascoste dietro le strade che esploro. Sono il fondatore di Storie di Napoli, il gruppo di ragazzi innamorati della propria città che oggi conta tre libri pubblicati, 200.000 fan e 2.000.000 di spettatori video. Ho studiato al Liceo Sannazaro e mi sono laureato in Giurisprudenza alla Federico II. Nonostante gli studi classici, sono appassionato di tecnologia e motori. Sogno un giorno di poter raccontare tutte le storie d’Italia, ispirato dalla penna di Vittorio Gleijeses e dalla filosofia di Luciano De Crescenzo.
https://storienapoli.it/2014/12/06/lincubo-della-scorziata-di-napoli/