Un popolo alla sbarra. Giustizia militare: la repressione dei contadini-briganti in Terra di Bari e Taranto. (1864-1865).
“Un popolo alla sbarra”, l’interessante studio di Valentino Romano per la Secop edizioni
“Perché la storia è memoria”, come ha ribadito il direttore di collana Marino Pagano
12 Settembre 2020
La Redazione
‘Un popolo alla sbarra’, l’interessante studio di Valentino Romano per la Secop edizioni
DI ROSANNA PROCACCI La mini rassegna Libri al Chiostro ha avuto la sua apertura il 27 agosto scorso nello splendido chiostro del Palazzo di Città di Corato: l’iniziativa, organizzata dell Associazione Culturale Fos, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale nella persona dellla d.ssa Schettini, ha inteso evidenziare la passione per i libri. Rientra infatti nel Fiero del Libro, in occasione dei lunghi festeggiamenti della casa editrice Secop Edizioni, che dal 4 dicembre 2019 al 4 dicembre 2020 sta festeggiando i suoi 15 anni di attività. “Siamo fieri di essere lettori e anche di cercare di interpretare i sentimenti che la scrittura ci comunica!” La mini rassegna si apre con la presentazione di un saggio di uno dei più grandi saggisti pugliesi, poiché brindisino, che vive ed opera a Roma: Valentino Romano, che la Secop Edizioni è davvero fiera di avere nel suo prestigioso catalogo, poiché egli ha all’attivo tantissime pubblicazioni di successo. “Un popolo alla sbarra” è presentato anche dal giornalista Marino Pagano, direttore della collana sulla storia, il quale ribadisce l’importanza della storia che è memoria, poiché è una materia che riveste una importanza fondamentale . L’opera di Romano è il frutto di un intenso lavoro di ricerca di un grande esperto del fenomeno del brigantaggio post-unitario, il quale con un lavoro immane di storiografia , con occhio critico ha delineato passaggi, strutture, dinamiche, processi, attraverso un metodo di ricerca rigoroso che parte dalle fonti per individuare cause sociali, culturali, politiche. Raffaella Leone, PR della Secop e rappresentante della Associazione Culturale FOS, ha coordinato l’evento e ha “letto” nel titolo la metafora del sentimento della lettura, attraverso i versi di Rocco Scotellaro: “ Con tutta l’ansia che non ti so dire potremo insieme vivere e morire “ . Quindi si avverte forte il sentimento di un popolo, con le anime rock-rivoluzionaria (la storia è passione), pop e soul, perché nella radice, nell’anima, c’è la sofferenza. In seguito il prof. Giovanni Capurso, docente di Storia e Filosofia, ha inquadrato il contesto storico del libro e ha precisato che il fenomeno del brigantaggio è consistito in un ribellismo violento contro il nuovo governo che aveva intrapreso una strategia di governo basata sulla violenza e sulla repressione. Ci sono varie pubblicazioni sul brigantaggio che non lo si voleva come argomento di dibattito pubblico, infatti è stato minimizzato nonostante sia equivalso ad una guerra civile. Esso inoltre ha assunto varie forme , anche in base alle varie località, ma ad accomunarle c ‘era la ragione comune della terra , strumento di lavoro. Il governo ha quindi gestito il brigantaggio come una guerra coloniale di occupazione . Negli anni 60 poi con l’ ascesa della borghesia e la rivoluzione industriale tante storie sono entrate nell’ opera, anche storie d amore i cui protagonisti sono stati accusati di brigantaggio. Persone diventano personaggi nel libro, forse nostri antenati. I libri devono essere necessari per la voglia di scoprire le identità e la matrice umana di questo ribellismo contadino . L ‘ ideologia del “ Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi che insegna a leggere con comprensione del cuore per scoprire poi le proprie identità, la discendenza, l’ appartenenza. Il meridionalista Rocco Scotellaro e Carlo Levi dimostrano il grande lavoro storiografico. Una guerra è nel cuore dei contadini. Possiamo concludere che ci sono diverse matrici e motivazioni sociali religiose di reazione , di lotta contro il potere, quindi contro lo stemma sabaudo, con un filo rosso che è la questione meridionale: scontro tra diversi mondi tra annessi e annessori, scontro politico militare, caratterizzato da antropologica ignoranza causata da mancata comprensione culturale. Ciò ha determinato anche il subentro del razzismo. I prossimi appuntamenti della mini rassegna il 3 e il 10 settembre.
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