Carlo Perugini “Nessun altro si salverà”

Nessun-Altro-si-salverà!-Copertina_small

 

 

 

 

 

 

La notte tra il 22 e il 23 marzo 1942 c’era mare grossissimo nel Mediterraneo Centrale. Una bassa pressione atmosferica con epicentro sulle coste siciliane aveva attratto venti fortissimi con onde alte fino a dieci metri. Nel circolo Ufficiali della Marina di Taranto, gli ammiragli Iachino e Sansonetti discutono sul migliore modo di attaccare il convoglio inglese al comando del contrammiraglio Vian, che aveva salpato da Alessandria D’Egitto per portare rifornimento di carburante alla base navale inglese alla Valletta sull’isola di Malta. I due ammiragli decidono alla fine di schierare l’intera squadra navale. Viene incluso nella missione anche il cacciatorpediniere Scirocco che è in riparazione nei Cantieri Navali Militari di Taranto. Lo Scirocco, con le macchine a potenza ridotta, a causa del guasto, arranca per tutta la notte, nel mare tempestoso, per raggiungere il punto di incontro con il resto della squadra navale.  Vi arriva con molto ritardo, all’imbrunire. Quella che verrà ricordata come la seconda battaglia della Sirte è già terminata. La rotta di ritorno dello Scirocco, diventa impossibile. Con le macchine a potenza ridotta e le ondate sempre più forti rendono impossibile la rotta di rientro al Porto di Augusta. Quando una forte ondata svelle gli osteriggi della sala macchina l’acqua invade i locali tecnici e ferma le turbine, la nave diventa ingovernabile e dopo una esplosione nella zona di poppa, perde anche il controllo del timone. Presto lo scafo si dispone di traverso alle onde e affonda. I numerosi naufraghi sui battelli e sulle scialuppe e sugli zatteroni vengono ribaltati più volte dalle onde gigantesche e presto, sopraffatti dalla stanchezza i naufraghi non riescono più a risalire sui mezzi di salvataggio e uno alla volta muoiono tutti.

Dell’equipaggio di 176 uomini si salveranno solo due marinai: il marinaio Domenico Frisenda e il sergente nocchiere Michele Perugini che qui racconta la sua esperienza drammatica.

 

 

sergente1