Trovare un ago in un pagliaio.
Mai metafora fu più azzeccata. Se un giorno, a Seoul, ti si stacca un bottone. Quello della camicia buona. Che fai? Riesci a recuperare il bottone, ma poi devi riattaccarlo. Quindi a Seoul, una città con 18 milioni di abitanti…devi trovare un ago. E non è affatto semplice. Il valore economico di un ago e’ troppo basso per essere di interesse commerciale, Negli shop mall megagalattici gli aghi non si vendono, o comunque non da soli. Devi comprare un kit. e il kit costa una cifra spropositata rispetto alle tue esigenze. Dovresti comprare: 25 spolette di cotone colorate, 10 set complete di aghi di diverse dimensioni, cinque (!) ditali proteggi dita, tre calzari automatici per aghi e vari set di roba che non so neanche a cosa servono. Rinuncio. Cerco nel reparto elettronico un’ago automatico (della Samsung è scontato) che sotto il controllo di un’ App che puoi scaricare da Google Play o da Apple Store possa attaccare automaticamente il bottone della mia camicia, ma è inutile. Starano che non ci abbiano ancora pensato. Una signorina, gentilissima, in una lunga cantilena onomatopeica mi spiega che non trovo l’ago, perché qui i bottoni non si staccano mai dalle camicie. A questo punto delle due l’una. O hanno trovato il modo per tenere attaccati i bottoni alle camicie per sempre e non lo dicono al resto del mondo, oppure buttano la camicia quando si stacca un bottone. Sulle due tesi rifletto, mentre mi aggiro per down-town chiedendomi come si scriva “merceria” in coreano. Niente, Google stavolta non mi aiuta. Potrei trovare, se volessi, un venditore di elefanti rosa oppure un negozio di forchette (raro anche quello visto che usano solo gli sticks ) ma di aghi neanche l’ombra (tra l’altro è difficile che un ago abbia l’ombra). Dopo aver girovagato per molte ore in strade indistinte (ma perché si ostinano a non mettere un nome alle strade?) cerco la subway più vicina per tornare a casa. Userò lo scotch tape per chiudere la camicia (soluzione all’italiana) e aspetterò di essere a casa per ricucirlo. Lontano dalla straripante tecnologia orientale.
Carlo Perugini
