Vita di ufficio.
E’ lunedì mattina qui a Seoul. E piove.
La mia segretaria, miss Lee, quando sono arrivato l’altra sera in ufficio, bagnato fradicio, mi ha regalato un ombrello arancione (credo).
Mi ha detto di non perderlo, cosa che faccio regolarmente ogni volta, e di usarlo.
Lei, per precedenti esperienze, è a conoscenza del fatto che io non uso quasi mai gli ombrelli che mi impicciano le mani e che perdo con una regolarità esasperante.
Ma questa mattina, piove a dirotto e l’ombrello mi ha fatto molto comodo.
Sono un poco in ritardo per il momomì.
Per coloro i quali non lo sapessero il momomì (abbreviazione per il Monday Morning Meeting) è la riunione fissa del lunedi mattina che inventata negli Stati Uniti si è molto diffusa anche qui.
Dunque, in attesa che Mr.President inizi il momomì, sono seduto in sala riunioni chiacchierando con un mio amico indiano, quando entra miss. Lee e con aria stizzosa mi chiede perché ho messo il suo ombrello nel caffè.
All’inizio credo di non afferrare bene. Ma lei continua a ripetere le parole ‘my umbrella’ e ‘coffee ‘ e il senso mi sfugge.
Poi lei mi chiede di seguirla nella postazione del caffè e mi indica l’ombrello che ho lasciato a sgocciolare in un secchio. A me sembra normale, ma lei mi fa notare che quello è il secchio del caffè freddo.
In sostanza, vicino alla macchinetta del caffè, c’è un secchio dove tutti i dipendenti versano il caffè residuo quando si è raffreddato e non è più buono per mettere nella stessa tazza il caffè bollente nuovo.
In effetti guardando meglio vedo che nel fondo del secchio ci sono almeno 20 centimetri di liquido nero che era stato caffè. Il mio ombrello arancione sguazza nella poltiglia nera. E solo allora mi rendo conto del fatto che entrando di fretta in ufficio, con l’ombrello gocciolante, l’ho appoggiato nel primo secchio che ho trovato. Ed era il secchio per il caffè usato. Giuro a miss Lee che non lo farò mai più. Ma lei è rimasta offesa a guardarmi, mentre estraevo il suo/mio ombrello dal secchio del caffè usato. So già che me la farà pagare…
