Oggi è il primo maggio del 2017 e mi tocca.
Non posso farne a meno. Come ogni primo maggio il mio pensiero va a Celestino Zappone commissario di P.S. nato a Pontelandolfo il 13 marzo del 1909 e morto a Partinico, in provincia di Palermo, il 3 settembre 1948. Celestino Zappone fu ucciso, insieme a due colleghi poliziotti: il maresciallo Messina e il capitano Di Salvo in modo orribile. Come se ci possa essere una gradazione nella efferatezza della morte. Celestino e i suoi colleghi furono prima straziati nel corpo da una granata lanciata da una mano vigliacca dal buio e poi mentre erano agonizzanti furono finiti con un colpo alla nuca. Vittime della mafia, o più precisamente, presumibilmente, vittima della banda di Salvatore Giuliano.
Celestino Zappone venne ucciso a freddo per vendetta premeditata.
Il primo di maggio del 1947, a Portella della Ginestra, gli uomini della banda di Salvatore Giuliano, braccio armato di un potere politico mafioso, spararono su famiglie di operai inermi che si erano recati a Portella della Ginestra per festeggiare, come da tradizione locale, con un picnic all’aperto la Festa del Lavoro. Gli uomini della banda criminale di Salvatore Giuliano uccisero 11 persone e ne ferirono 30, prima che il commissario Celestino Zappone con i suoi uomini intervenisse per ricacciare i banditi e fermare la strage.
Ma qualcuno aveva notato quel giovane commissario e giurò di fargliela pagare. Aspettò e pedinò il commissario per più di un anno. Poi a Partinico quella sera la vendetta si compì. La salma di Celestino Zappone rientrò a Pontelandolfo l’ 8 di settembre del 1948 ove riposa attualmente nel locale cimitero. Ma Celestino Zappone che eroe vero lo è stato davvero , vive con noi, per sempre nei nostri cuori.
Carlo Perugini