Uno sparo nel buio: di Vincenzo Cerracchio

BUIOUno sparo nel buio: un estratto dal romanzo di Vincenzo Cerracchio
Su LaTelaNera.com la prima tappa del blog tour dedicato da Fazi al romanzo Uno sparo nel buio di Vincenzo Cerracchio

Per la collana DarkSide di Fazi Editore debutterà nelle librerie italiane il prossimo 15 giugno Uno sparo nel buio, il romanzo scritto da Vincenzo Cerracchio, storica penna de «Il messaggero».

Per presentare ai lettori l’opera, un giallo ambientato a Roma nel 1922 tra intrighi politici e contrasti sociali, la casa editrice ha organizzato un blog tour coinvolgendo alcuni dei più noti siti web dedicati alla narrativa “di genere”.

Si comincia oggi 12 giugno sulle pagine di LaTelaNera.com con l’incipit del volume, per poi passare a Thriller Nord che presenterà la recensione del romanzo il 14 giugno.

Il 16 giugno La Bottega del Giallo ci darà 5 motivi per leggere Uno Sparo nel Buio, mentre il 19 giugno 50/50 Thriller approfondirà l’ambientazione romana anni ’20 dell’opera.

Una pausa di Lettura e Milano Nera chiuderanno “il giro promozionale” il 21 e il 23 giugno parlando rispettivamente dei personaggi e intervistando l’autore.
Uno sparo nel buio: la trama
La notte del 4 gennaio 1918 a Roma, sul Lungotevere Marzio, viene ritrovato il corpo senza vita di una giovane donna. La ragazza e` inizialmente identificata come la profuga istriana Maria Rotellini e il caso e` archiviato come un classico suicidio.

Due anni dopo, a seguito di un’inchiesta piu` approfondita, il Procuratore del Re ottiene la riesumazione del cadavere. La morta risulta essere Bice Simonetti, figlia di un noto antiquario romano, e suo marito, Ignacio Mesones, viene arrestato con l’accusa di omicidio: avrebbe ucciso la giovane Simonetti con un colpo di pistola alla tempia con l’intento di simularne il suicidio.

Nel 1922, durante il processo presso la Corte d’Assise, Ignacio, figlio di un diplomatico peruviano, dimostra però di essere completamente cieco gia` da molti anni prima del suo presunto crimine.

Avanza così l’ipotesi, sempre più plausibile, di un eclatante scambio di persona e restano aperti tutti gli interrogativi più importanti: chi e` l’assassino di Bice? E qual e` il vero movente del delitto?

Testimonianze infervorate e perizie controverse smuovono le acque di un’indagine la cui soluzione appare sempre più difficile, ostacolata da deposizioni contraddittorie, minacce recapitate per mezzo di sgrammaticate lettere anonime, traffici di droga sotterranei e la comparsa di strane figure sulla scena.

L’esito del processo si sposta presto sui giornali, dove gli articoli di cronaca si fondono sapientemente con i pareri personali degli autori dei vari pezzi, che condannano o assolvono imputati e testimoni prima ancora che la giustizia abbia fatto il suo corso.

Sullo sfondo c’è l’Italia del primo dopoguerra, l’Italia dei governi deboli e dell’incertezza politica, dei duelli d’onore e dei violenti scontri di piazza, della lotta all’analfabetismo e dei primi passi verso l’emancipazione femminile.

Uno sparo nel buio: un estratto
Fu un tuono più potente degli altri ad accompagnare e nascondere lo sparo. Un tuono secco come un colpo di cannone. Sembrava che il rumore della battaglia fosse rotolato giù dalle montagne del Carso, che i crucchi potessero già essere alle porte. Gli scrosci spazzavano a secchiate la polvere del Lungotevere, proiettili d’acqua mitragliavano i platani, in giro non c’era più nessuno. Roma era buia e deserta, incupita da un altro Natale di guerra. Gli uomini al fronte, quelli buoni per il re.

Soltanto un ubriaco poteva affrontare il temporale in quella notte tra il 3 e il 4 gennaio del 1918. Si presentò a testimoniare tempo dopo, confondendo i ricordi di troppe tenebre uguali, barcollanti di vino cattivo. Fu ascoltato solo distrattamente da un brigadiere della guardia regia: disse di aver udito una detonazione in lontananza, mentre costeggiava il fiume verso Ponte Cavour, di essersi avvicinato con circospezione, di aver intravisto al di là della carreggiata un corpo in terra, quattro persone spuntare a passo svelto dalle scalette di Monte Brianzo – tra loro di certo una donna – e una carrozza sopraggiungere alle loro spalle. Così aveva deciso di farsi i fatti propri.

La sua memoria inciampò sul contorno: la notte era stellata, assicurò, e la scena illuminata da uno spicchio di luna.

La guardia lo squadrò con commiserazione, gli ubriachi mentono a volte per illusione e spesso per abitudine. Ma quello non se ne dette per inteso. Continuò a raccontare di essere ripassato davanti al Villino Borghese la mattina per andare al suo lavoro di tintore, di aver chiesto in giro. Quel corpo ancora steso in terra, coperto da un lenzuolo candido, gli dissero essere di una giovane donna. Intorno militari in divisa e due portantini della Morgue in attesa, con la sigaretta penzoloni. Lui non riusciva a spiegarsi perché quelle quattro persone, fantasmi della notte, non l’avessero soccorsa, caricata sulla carrozza e portata comunque all’ospedale di là del Tevere, appena a un tiro di schioppo. Non erano angeli, allora…
Vincenzo Cerracchio
Uno sparo nel buio
Darkside 2017
Pagine: 378
Prezzo: 15,00 euro (cartaceo), 6,99 euro (digitale)
Codice ISBN: 9788893250115
Codice ASIN: B072Q4ZXSQ

Uno sparo nel buio: un estratto dal romanzo di Vincenzo Cerracchio
Notizia scritta da: Matteo Servili
Pubblicata il 12/06/2017
Fonte: LaTelaNera.com