Tra le donne sannite che si sono distinte nel mondo del lavoro nel secolo passato, trova spazio e si parlerà anche della compianta Elda Rubbo, imprenditrice nel settore tessile di Pontelandolfo, terziaria francescana, figlia spirituale di Padre Pio, benemerita della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari. Custode eterna delle tradizioni locali, ha rappresentato, per oltre mezzo secolo, con meriti riconosciuti, l’impareggiabile scuola dell’arte tessile pontelandolfese. Tenace e competente, si è posta all’attenzione del mondo imprenditoriale attraverso la partecipazione a molteplici mostre dell’artigianato in Italia e all’estero. In ogni occasione ha ricevuto testimonianze di stima e premi ambiti da parte degli enti organizzatori. Intorno agli anni Cinquanta la vecchia filanda dei fratelli Giuseppe e Cesare Rubbo, rimasta inattiva durante il conflitto mondiale, cedeva il posto alla tessitura caratteristica delle sorelle Elda e Gioconda Rubbo, che nel 1960 avevano in funzione ventisette telai, di cui venti del tipo Jacquard, giunti miracolosamente dal Cles, nel Trentino, a Pontelandolfo nel 1955, per intercessione di Padre Pio. Il laboratorio-scuola di Elda e Gioconda era un pullulare di forze giovani in quel tempo, circa 50 tra apprendiste ed operaie. La produzione di arazzi, pannelli, tappeti, copriletti, tendaggi, tovagliati, gonne, sciarpe, scialli, borse, si intensificava sempre di più e la vendita di quei prodotti si allargò in tutto il mondo, grazie anche alla promozione dell’Ente Provinciale del Turismo di Benevento nell’ambito della partecipazione ad importanti rassegne internazionali nel campo dell’artigianato. Elda Rubbo non è stata solo una imprenditrice di livello assoluto, forte era la sua passione per la poesia ma soprattutto per la musica. Preziosa è la pubblicazione “Storia, arte, bellezze, nei tessuti antichi e moderni di Pontelandolfo”, affidata in eredità alla comunità quale segno tangibile della sua brillante carriera.
Gabriele Palladino
In vendita al Centro Copie di Benevento, all’inizio di Viale Mellusi- Lucia Gangale –