23 settembre 2016 – giornata in ricordo dei 31 anni dall’omicidio di Giancarlo Siani. L’incontro nel salone Siani alla sede del Mattino
La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non duriamo in eterno
(Alda Merini – scritta riportata sul murales dedicato a Giancarlo Siani)
Siani, murales e ricordo al Mattino
«La presenza di Giancarlo è vitale»
«Ritrovarci qui dà il senso di quanto l’eredità di Giancarlo Siani sia viva: la sua presenza è vitale», dice il direttore del Mattino, Alessandro Barbano, in apertura dell’incontro, nella sede del giornale, dedicato al cronista ucciso dalla camorra trentuno anni fa.
È il giorno della memoria, nel nome del giornalista simbolo della voglia di riscatto dell’intera comunità cittadina. Un murales per ricordarlo è stato inaugurato questa mattina in via Romaniello, nei pressi di piazza Leonardo a Napoli. A realizzarlo i ragazzi del collettivo milanese Orticanoodles, contattati dall’Osservatorio sulla creatività urbana Inward. L’inizio e tutte le fasi del lavoro sono state riprese da Sergio Siano, di Newfotosud, e sintetizzate nel video proiettato in sala. Ne è venuto fuori un grande disegno, un murales realizzato in due sole tonalità – grigio seppia e verde – che corre lungo il muro di cinta di fronte al palazzo nel quale il giornalista ha vissuto i suoi 26 anni ed è stato ammazzato. A seguire la cerimonia alle rampe Siani, organizzata dal Comune, con il sindaco Luigi De Magistris, l’assessore regionale al lavoro Sonia Palmieri, magistrati e avvocati, rappresentanti delle forze dell’ordine e della società civile.
In campo anche l’Ordine dei Giornalisti della Campania con il presidente Ottavio Lucarelli, l’associazione «Giancarlo Siani», l’Università Suor Orsola Benincasa. «Questa giornata è dedicata a Giancarlo, ma anche a tutte le vittime innocenti, e anche ai giornalisti perché ancora continuano le minacce», afferma Lucarelli. Oggi viene ricordata, a Portici, anche Teresa Buonocore, e al Mattino partecipano alla cerimonia i parenti di famiglie colpite dal lutto. «Abbiamo anche altri 10 colleghi giornalisti, che lavorano sotto tutela», aggiunge Lucarelli.
«Non solo la camorra non è scomparsa, ma ha cambiato volto», interviene Barbano, sottolineando la «fascinazione dannata di questa subcultura» che colpisce i giovani. Ma in questa occasione vincono i modelli positivi. «Potremmo essere tutti Giancarlo Siani», scrive uno studente. Sì, perché all’incontro organizzato al Mattino, nella sala Siani, dedicata al cronista, in Chiatamone 65, ci sono i ragazzi delle scuole che hanno letto il testo «Fatti di camorra» (IODedizioni) e scritto articoli su vicende di cronaca cittadina. Le loro riflessioni sono toccanti.
Ultimato il murales per Giancarlo Siani realizzato dagli Orticanoodles
(Newfotosud Sergio Siano)
In sala Paolo Siani, fratello di Giancarlo, l’assessore comunale alla Cultura, Nino Daniele, e l’assessore regionale Palmieri, don Tonino Palmese. Modera gli interventi, Geppino Fiorenza. A prendere la parola il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, presidente del comitato scientifico della Fondazione Polis. «Con Paolo, fratello di Giancarlo, sono stato ieri dal Santo Padre», ed è stata l’occasione per dare a Paolo Francesco una edizione speciale degli articoli di Siani. «Lì c’è il senso di colpa dell’Ordine dei giornalisti nei suoi confronti. Ma io sono stanco di incontrare ogni giorno tanti Giancarlo Siani. La solidarietà deve essere concreta», sostiene Iacopino.
In relazione alla rassegna stampa realizzata sulla morte di Siani, presentata al Mattino, e alle riflessioni degli studenti, interviene il giornalista e scrittore Gigi Di Fiore, che chiarisce anche com’è cambiato il mestiere del cronista. «L’amore di Giancarlo per la sua professione diventa la fine della morta e la produzione di senso la ritroviamo tutta in questi articoli», afferma il saggista Marcello Ravveduto. Poi la consegna della borsa di studio agli allievi della Scuola di Giornalismo dell’Università Suor Orsola Benincasa, diretta da Marco de Marco, che afferma: «Siani è stato un personaggio molto moderno, di testimonianza, perché non basta dire le cose». Premiati due praticanti Carolina Mautone ed Erminia Moccia, oltre agli studenti delle scuole Daniela Sartuno (liceo Vico), Lucio Jawaradana (Siani-Pietravalle), Rossella Esposito (Siani di Casalnuovo), Chiara Di Lello (liceo Genovesi), Benedetta Scamardella (istituto Caliani), Ilaria Filipponi (liceo Umberto), Andrea Andolfi (liceo Pansini).
L’attenzione si sposta in via dei Mille, al Pan: alle ore 18, con un incontro sulla drammatica vicenda di Giulio Regeni, con protagonisti Beppe Giulietti e il procuratore Armando D’Alterio. Ancora: alle 18.30 messa ai Salesiani del Vomero, celebrata da don Tonino Palmese; alle 19.30, sempre al Pan, inaugurazione della Mostra «Ri-Scatti» su Giancarlo e, alle 20, la presentazione del libro «Il contrario della paura», Mondadori editore (strade blu), con Franco Roberti, Alessandro Barbano, Domenico Ciruzzi, Geppino Fiorenza, Isaia Sales e l’assessore Nino Daniele.
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