Riscopriamo «Il cavallo rosso» romanzo paradigma del ’900
Partendo dalla ritirata di Russia il libro di Eugenio Corti racconta il dramma di ogni totalitarismo. Rosso o nero
Il cavallo rosso : recensione campagna russa ed emozioni
Il detto di colui che con il pane morì e dell’ altro che con il fuoco visse sembra concretizzarsi , per chi vissuto nel periodo del dopoguerra , in case poco riscaldate e in inverni di freddo vero , nella lettura del libro di Corvi . Questo motto, a chi il freddo crea sofferenza ,sembra accompagnare di continuo il lettore del capolavoro de’ ” Il cavallo rosso ”, di Eugenio Rosso . Quel freddo avvertito in anni meno floridi degli attuali è nulla di fronte alle sofferenze per lo stesso che i soldati tutti , impegnati sul fronte russo , hanno dovuto affrontare . Si , perchè il nemico numero uno con cui i militari tutti hanno dovuto combattere , in quelle immense steppe innevate , è stato il freddo che non dava tregua : il famigerato ” GENERALE INVERNO ”. Quei giovani strappati dalle loro case , dai loro affetti , dal loro avvenire , dal loro lavoro , dai loro studi , si sono trovati catapultati in una guerra terribile , in una territorio ostile, accerchiati da nemici ,anch’ essi stremati dai loro comuni avversari : neve , gelo , ghiaccio ,pioggia , temperature basse e desolazione in sterminate distese di coltre bianca che non davano tregua . A descrizioni di accerchiamenti , a morti caduti sulla neve , all’ inerzia forzata di uomini appostati sulle colline rispettosi dell’ ordine di non uscire , a descrizione di corpi feriti ed altri in decomposizione , rimane pure impressa nella lettura il sollievo dato da un calduccio maleodorante su un giaciglio di paglia ,in una isba ,o una ciotola di brodaglia in grado di lenire i morsi della fame . Il libro , di grande respiro , intenso , coinvolgente , drammatico ma anche speranzoso , perchè ricco di valori morali e religiosi , coinvolge il lettore in ogni sua pagina . La lettura suscita , se non nel fisico ma nell’ animo del lettore, una sofferenza sottile per quelle giovani vite , molte delle quali spezzate , impedite di costruirsi un loro futuro, a causa dell’ irrazionalità della ragione , provocata dalla brama di potere di alcuni uomini .
Lucia Ponte