A Roma la mia prima presentazione del saggio “Senti caro Carlo.
Fibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr”. Ringrazio il Direttore della libreria Minerva di Roma per il caro invito in una location centenaria e prestigiosa. Ringrazio la mia decennale amica dott.ssa Mary Attento, giornalista professionista ed editor. Un grazie di cuore va all’amica, immensa scrittrice, critico letterario Annella Prisco, che mi ha incoraggiata in questa avventura culturale. Ringrazio la dott.ssa Ornella Cacciò, La Sapienza di Roma. A mio padre e a mia madre dedico la “prima”. (Ma poi torno).
Informazione Cultura e Spettacolo si trova presso Libreria Minerva Roma 1923.
LA PRIMA PRESENTAZIONE IL 27 MAGGIO A ROMA
NELLA STORICA LIBRERIA MINERVA DI PIAZZA FIUME
È in libreria il saggio “Senti, caro Carlo”
La scrittrice ed editrice Maria Pia Selvaggio porta alla luce le lettere inedite tra un giovanissimo Carlo Emilio Gadda e sua zia materna, medico al ‘Rizzoli’
È in libreria il saggio “Senti, caro Carlo. Fibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr”, scritto da Maria Pia Selvaggio e dedicato al carteggio inedito dal fronte della Prima guerra mondiale intercorso tra un giovanissimo Gadda e la zia materna, medico specialista al Rizzoli di Bologna.
Quasi duecento lettere – in parte illeggibili data l’usura del tempo – sono state concesse in maniera esclusiva all’Autrice dagli eredi dello scrittore; per tre anni Maria Pia Selvaggio ne ha studiato il contenuto e ha sottoposto il suo scritto alla Commissione di studio gaddiana della Sapienza Università di Roma, ottenendo anche l’approvazione dell’Archivio Contemporaneo di Stato del Gabinetto G.P. Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze dove il carteggio, danneggiato dall’alluvione dell’Arno del 1966, era custodito.
Ne è scaturita un’analisi approfondita che parte dalla famiglia e approda alle opere più significative dello scrittore milanese e che raccoglie molteplici aspetti: linguistici, antropologici, letterari e personali, e che mira ad una maggiore comprensione della complessa figura di una delle voci più originali e complesse della letteratura italiana del Novecento. Oltre al rapporto tra Gadda e la filosofia, in questo denso lavoro letterario – pubblicato dalle Edizioni 2000diciassette – si indagano le relazioni tra Gadda e la guerra, le donne, il suo tempo… «Lo studio di una personalità così impegnativa e pregnante – sostiene l’autrice – è stato per me un momento di crescita personale e culturale importantissimo. Mi è piaciuto provare a toccare non solo le corde di una poetica immensa e complicata, di uno stile scoppiettante nella sua alta liricità, di un linguaggio leonino e disinibito, ma ho anche apprezzato il suo modo particolare di essere “uomo”, fragile e coraggioso al tempo stesso».
In attesa di celebrare nel 2023 i 50 anni dalla morte e i 130 anni dalla nascita di Gadda, la prima presentazione di “Senti, caro Carlo” si terrà venerdì 27 maggio alle ore 18 a Roma, nella storica Libreria Minerva di piazza Fiume, che l’anno prossimo festeggia il centenario della fondazione.
Maria Pia Selvaggio
Senti, caro Carlo
Fibre epistolari tra Carlo Emilio Gadda e Isabella Rappi Lehr
Edizioni 2000diciassette, pp. 216 € 15,00
Nel 2023 si celebrano i 50 anni dalla morte e il 130esimo anno della nascita di Gadda
l’opera
Un saggio dedicato al carteggio inedito dal fronte della Prima guerra mondiale, intercorso tra un giovanissimo Carlo Emilio Gadda e la zia materna Isabella Rappi Lehr, medico specialista al Rizzoli di Bologna. Un grande lavoro letterario durato tre anni; un’analisi approfondita che raccoglie molteplici aspetti: linguistici, antropologici, letterari e personali, e che mira ad una maggiore comprensione della complessa figura di una delle voci più originali della letteratura del Novecento.
Il carteggio epistolare avvenuto tra il noto scrittore e la zia Isabella (quasi duecento lettere) viene concesso in maniera esclusiva a Maria Pia Selvaggio dagli eredi dello scrittore; per tre anni l’autrice ne studia il contenuto e sottopone il suo scritto alla Commissione di studio “gaddiana” della Sapienza Università di Roma, ottenendo anche l’approvazione dell’Archivio Contemporaneo di Stato del Gabinetto G.P. Vieusseux di Palazzo Strozzi a Firenze dove il carteggio, danneggiato dall’alluvione
dell’Arno del 1966, era custodito.
«Lo studio di una personalità così impegnativa e pregnante è stato per me un momento di crescita personale e culturale importantissimo. Mi è piaciuto provare a toccare non solo le corde di una poetica immensa e complicata, di uno stile scoppiettante nella sua alta liricità, di un linguaggio leonino e disinibito, ma ho anche apprezzato il suo modo particolare di essere “uomo”, fragile e coraggioso al tempo stesso. Ho provato commozione e rispetto, mi sono “cibata” della sua prosa e ho trattenuto con me, per tre lunghi anni, questo progetto, in un continuo ‘labor limae’, sicura che gli studi gaddiani avrebbero lasciato in me segni profondi»
(Maria Pia Selvaggio)