Pontelandolfo ospita il Liceo Classico di Cervinara

Il Liceo Classico “Luigi Einaudi” di Cervinara rievoca i fatti del 14 agosto 1861

Il Liceo Classico “Luigi Einaudi” di Cervinara ha programmato per la mattinata di martedì p.v., una visita a Pontelandolfo. L’interesse della scuola è rivolto allevicende nefaste del 14 agosto 1861 che misero in ginocchio la comunità sannita. Oltre 90 sono gli alunni coinvolti nella rievocazione dei fatti e nellaconoscenza della storia,delle peculiarità e caratteristiche territoriali e ambientali del paese,delle tradizioni edei prodotti agro alimentari tipici di quest’area alle pendici della catena del Matese ricca di storia passata e recente. Il Sindaco Gianfranco Rinaldi ha invitato tutte le associazioni presenti sul territorio confidando in una loro fattiva collaborazione per meglio gestire la presenza dei numerosi alunni del liceo cervinarese oltre a confidare nelle loro conoscenze e finalità progettuali per una precisa ed esaustiva presentazione di quello che abbiamo già avuto modo di evidenziare. Ma, come dicevamo, l’interesse maggiore ricade sulla storia dell’eccidio. La rievocazione di quella triste vicenda vedrà i partecipanti ripercorrere i luoghi simbolo della strage. Dalla località S. Donato dove l’effige del Santo rappresenta la testimonianza della presenza in quel luogo della cappella dove il brigante Cosimo Giordano e la sua banda scatenarono il putiferio, alla strada a Giuseppe Ferrari intitolata, l’onorevole liberale famoso per la sua requisitoria nella tornata camerale del 2 dicembre 1861 a Torino che condannò l’accaduto. Ma il luogo che più di tutti rappresenta il martirio dell’innocenza di gente sorpresa nel cuore della notte e colpita brutalmente a morte è la piazza a Concetta Biondi dedicata, la fanciulla che tentò inutilmente di sfuggire alla sete di sangue e sesso dei soldati del Nuovo Governo. Si trascinò fino in cantina la ragazza tra le gambe del padre implorante pietà, ma la pietà non apparteneva ai mercenari, l’immacolata adolescente stramazzò in un lago di sangue, mentre da qualche altra parte i fratelli Rinaldi, liberali come l’invasore savoiardo, furono colpiti a morte con un proiettile sparato a bruciapelo alla nuca solo per aver manifestatol’innocenza di Pontelandolfo. Fu questa la prima strage impunita dell’Italia Unita …!

Gabriele Palladino