Pontelandolfo – Fonte Romana

Fonte Romana

Le notevoli risorse idriche delle sorgenti che insistono sul territorio del Comune di Pontelandolfo, dalle quali l’Alto Calore si approvvigiona, garantiscono la fornitura di acqua, bene primario e prezioso, a diverse comunità beneventane e irpine. Addirittura le acque della sorgente Grotte servono solo il Consorzio Idrico Fragneto Monforte-Fragneto l’Abate. Se ricche sono le risorse idriche, tante sono anche le fontane, diverse quelle di particolare pregio artistico, sparse sul territorio, come quella in località Addona del 1870, la fontana a forma di battistero del 1874 che arreda la maestosa Piazza Roma e quelle di Silenzola, Fontana Cristina, Acqua del Monte, Sorgenza e tante altre ancora. Ma ce n’è una che oltre alla bellezza artistico/architettonica rappresenta una testimonianza viva della storia di Pontelandolfo, la “Fonte Romana” come risulta dalle carte antiche, riportata all’antico splendore nel 2015 dalla Comunità Montana del Titerno dopo lunghi anni di abbandono. E’ meglio conosciuta dagli abitanti del luogo come “Fontana la Taverna” realizzata nel 1764, a margine della località Pontenuovo, per la presenza nelle immediate vicinanze di una suggestiva taverna di origine medioevale, importante luogo di sosta per il riposo e il ristoro di carrettieri, cavalli e muli, ubicata nei pressi dell’antica Via Sannitica (ex SS.87, oggi S.P.), rilevante arteria di transito e di commercio tra Napoli e il Sannio, che diede principio, tra l’altro, ad una ricca dogana di granaglie. L’intervento di restauro venne realizzato in poco più di un mese di lavori, nell’ambito della programmazione della Comunità Montana del Titerno, sotto la professionale direzione del compianto Corrado De Michele. I pezzi mancanti, oggetto, purtroppo, di trafugamento da parte di ignoti qualche anno prima, vennero artigianalmente e fedelmente ricostruiti, con l’utilizzo di pietre di natura calcarea recuperate e lavorate in loco dagli operai della Comunità Montana del Titerno, eredi di quella valente scuola di scalpellini pontelandolfesi, che diede vita ad una delle più riverite maestranze, apprezzata ovunque e che raggiunse il massimo dell’espressione artistica nell’800. La intelligente posa in opera di un imponente portale, sempre in pietra, recuperato tra le macerie in un anfratto a ridosso dell’area di pertinenza della sorgente, completa la bellezza della fonte.

Gabriele Palladino

Fontana Romana (Ponte Nuovo)

Fontana Romana - Ponte Nuovo