Pontelandolfo! E’ un romanzo che viene dal passato e afferma che negando il passato si costruisce un presente di dipendenza e soggiogazione, fa genuflettere un popolo al predominio dell’invasore. E’ un romanzo di ieri e di oggi, del perchè senza memoria un popolo non esiste, dei morti verso cui siamo in debito di vita e tornano, con le loro ragioni di vita per una vita senza sopraffazioni. E’ un romanzo che vuole stabilire un legame con il lettore, metterlo in contatto con personaggi del passato, soprattutto donne, con le loro ragioni del cuore, delle violenze subite, della pace di una vita tranquilla e da contadini che sognavano, con il mondo di oggi che ancora continua a parlare di pace con armi da guerra. E’ un romanzo di gente che ritorna con un messaggio, di una ragazza che sogna la vita militare e ritrova le ragioni della sua gente, del popolo del Sud. E’ una storia, tante storie!
Enza Armiento
Enza Armiento Il richiamo del merlo
Le truppe piemontesi hanno ricevuto l’ordine di radere al suolo il paese. Concetta viene violentata dai militari sotto gli occhi del padre, è creduta morta. Quando rinviene tutto è morte e sangue e fuoco. Si rifugia in un bosco, viene accolta dai briganti. A distanza di anni, Michela, lontana parente di Concetta, vuole intraprendere la carriera militare. La scelta non viene accolta con favore dalla famiglia. Il romanzo segue la vita delle due ragazze: Concetta avviata al brigantaggio, Michela al riscatto dalla sua condizione sociale. Il presente avrà rimandi al passato, alle strategie di pace attuate con strumenti e modalità di guerra. Solo alla fine troveranno risposte le voci silenziose dei parenti di Michela, delle donne del Sud che portavano al collo catenine dorate con volti di morti. Sarà una lotta in nome e per conto degli innocenti.
Il disegno del titolo è opera del Maestro Riccardo Fortuna