PIO IX -170simo anniversario, XXVII Convegno NazionaleXXVII

E’ LA NOTTE del 24 novembre 1848. Il sovrano Pontefice, S.S. il Beato Pio IX fugge da Roma. Giunto ad Ariccia, nella piazza del paese dove sorge la collegiata di Santa Maria Assunta, l’ attende una donna con un’ altra carrozza; è la contessa Teresa von Spaur, moglie dell’ambasciatore di Baviera, il conte Karl von Spaur, che ha in pratica organizzato la fuga del papa. Il Papa riparte, con la contessa che ordina al cocchiere di procedere verso Gaeta, nel Regno delle Due Sicilie, per proseguire da lì via mare in una località ancora da stabilire. Nel frattempo il cardinale Antonelli precede il Papa a Gaeta, da dove comunica con una lettera al re Ferdinando II di Borbone il prossimo arrivo del Pontefice. Dopo quattro ore il gruppo è in prossimità di Gaeta; il Papa scende alla villa Caposele di Mola, accolto dal cardinale Antonelli. Qui il Beato Pio IX scrive una lettera al re Ferdinando chiedendo ospitalità; la lettera è portata al re dal conte von Spaur. La sera del 25 novembre il gruppo arriva a Gaeta e qui si stabilisce in alcune stanze dell’ albergo Pergolella. Il Re, appena ricevuta la lettera, si precipita a Gaeta e, aiutato dal cardinale Antonelli, persuade Pio IX a non proseguire il viaggio ma a prendere dimora in quella città ed il papa è ben lieto di acconsentire. Ed è proprio durante questo soggiorno che il papa, secondo la tradizione illuminato dallo Spirito Santo, decide di scrivere l’ enciclica Ubi primum con cui interroga l’ episcopato cattolico sulla opportunità di proclamare il dogma dell’ Immacolata Concezione, evento che si concretizzerà al suo ritorno a Roma con il decreto Inter Missarum solemnia l’ 8 dicembre 1854.
LOCANDINA

Ed è a questo importantissimo evento, nel 170simo anniversario, che è dedicato il XXVII Convegno Nazionale Tradizionalista della Fedelissima Città di Gaeta che vi si svolgerà sabato 10 e domenica 11 febbraio.