La Sala Papa Giovanni Paolo II
L’antico eremo adiacente la Cappella di San Rocco, romitorio ospedale poi, cinema Aurora successivamente, nonché teatro San Rocco ubicato lungo l’imponente strada di accesso al paese, oggi, come in passato, è il centro vitale delle iniziative culturali/teatrali e di spettacolo della comunità. Non è stato un caso dedicare in memoria di Giovanni Paolo II, imponente figura di immenso carisma spirituale, la sala teatro. Il Papa polacco infatti, nei suoi trascorsi giovanili ha avuto un rapporto con il teatro, sicuramente non episodico ma intenso. La storia secolare della sala ha inizio nel 1847 quando l’eremita Giovanni Sforza chiede al Consiglio Municipale un’area di terreno di 546,24 mq per ampliare il romitorio e “mettere il fabbricato in linea parallela all’asse stradale della consolare … e per procurare una semplice e nuda stanzuccia sulla quale possano trovare gratuito ricovero gl’infermi che vivono in campagna dell’agricoltura e privi di casa nel paese”. Nel 1895 intorno all’idea dell’eremita di ampliare il romitorio, “per ottenere stanze che avessero accolto gratuitamente e ricoverati gli infermi che vivevano in campagna del lavoro agricolo”, la popolazione tutta vi aderì donando ogni sorta di beni. Furono offerte rena, calce, pietre, travi, suppellettili ed ogni cosa utile e necessaria, oltre alla prestazione di manodopera gratuita da parte dei fedeli. Nel 1897 ci sarà un ulteriore e definitivo ampliamento. Da questo momento in poi sorgerà, dunque, l’ospedale occupando uno spazio ben più ampio di quello che era in origine il romitorio. L’intitolazione Sala Papa Giovanni Paolo II ha voluto dare all’edificio un significato profondo, di immortalità. Papa Wojtyla, un nome una storia di immensa grandezza, simboli di speranza e di fiducia per il futuro.
Gabriele Palladino