La poesia “Se” di Kipling

La poesia “Se” di Kipling è l’eredità che tutti i figli dovrebbero ricevere dai propri padri
Redazione, L’Huffington Post

30 dicembre 1865. Sono passati più di 150 anni dalla nascita di Rudyard Kipling, famoso scrittore e poeta britannico di cui ricordiamo, tra i titoli più famosi che hanno fatto la storia della letteratura, l’indimenticabile “Libro della Giungla” e “Capitani Coraggiosi” , la sua poesia “Se” ( del 1895) ci svela i suggerimenti che Kipling padre rivolge a suo figlio affinché riesca a diventare un “Uomo”.

Qui sotto il testo integrale di un meraviglioso inno alla vita, che Kipling dedica al figlio, dove a fare un uomo sono i sogni, i valori, la libertà e la volontà di considerare ogni passo della nostra esistenza come un cammino verso qualcosa di nuovo. Una stupenda riflessione in versi che da “figli” ci insegna a diventare Uomini.

SE

Se riesci a conservare il controllo quando tutti

Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;

Se riesci ad avere fiducia in te quando tutti

Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;

Se riesci ad aspettare e a non stancarti di aspettare,

O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,

O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,

e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio:

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;

Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;

Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina

e trattare allo stesso modo quei due impostori;

Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto

Distorta da furfanti per abbindolare gli sciocchi,

O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita infrante,

E piegarti a ricostruirle con arnesi logori.

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite

E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,

E perdere e ricominciare di nuovo dal principio

E non fiatare una parola sulla perdita;

Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi

A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,

E a tenere duro quando in te non resta altro

Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”

Se riesci a parlare con la folla e a conservarti retto,

E a camminare coi Re senza perdere il contatto con la gente,

Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,

Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;

Se riesci a occupare il minuto inesorabile

Dando valore a ogni istante che passa,

Tua è la terra e tutto ciò che è in essa,

E – quel che è più – sei un Uomo, figlio mio!


Rudyard_Kipling
Rudyard Kipling

Dati sintetici – Scrittore inglese, premio Nobel
Data di nascita-Sabato 30 dicembre 1865
Luogo di nascita-Bombay, India
Segno zodiacale-Capricorno
Data di morte-Sabato 18 gennaio 1936
Luogo di morte-Londra, Inghilterra
Causa-Emorragia cerebrale

Biografia • Per gli amici, conosciuti e sconosciuti

La sua ricca produzione di racconti fantastici ancora oggi è capace di toccare nell’animo lettori giovani e adulti. Il gusto dell’avventura, il fascino dell’ignoto, la nostalgia di sogni infantili, la scienza e la magia, il fatalismo orientale, la natura selvaggia e la poesia di Kipling fanno riscoprire un senso di genuinità perduta. Rudyard Kipling è stato a lungo considerato come il cantore dell’Imperialismo britannico, e tardi ci si è accorti che egli esprimeva un’idea dell’Impero molto diversa da quella attribuitagli dai critici più superficiali. Il concetto dell’uomo bianco che porta la civiltà presso le popolazioni altrimenti condannate alla barbarie, giustifica il fatto che se Kipling aveva una fede incrollabile nella missione imperialistica dell’Inghilterra, era perché la credeva capace di amare e rispettare le nazioni e i popoli a lei sottomessi.

Joseph Rudyard Kipling nasce a Bombay, India, il 30 dicembre 1865, da genitori inglesi. Il padre John Lockwood Kipling era curatore del Museo di Lahore, nella regione del Punjab, ed insegnante di scultura architettonica: da lui il futuro scrittore erediterà quel discreto talento di disegnatore che avrebbe poi usato per illustrare alcune delle sue storie; la madre, Alice Macdonald, proveniva da una famiglia dell’alta borghesia.

All’età di sei anni, insieme alla sorella Trix, Rudyard viene inviato a Southsea, in Inghilterra, presso una famiglia di parenti, per studiare in una scuola di rigida tradizione puritana, affinché gli venga impartita una corretta educazione inglese.

La lontananza dai genitori, il distacco avvenuto in così tenera età provocano nell’animo del giovane Kipling una profonda e dolorosa ferita che non si rimarginerà. La famiglia Holloway utilizza metodi di educazione severi e malevoli: considerano Rudyard un po’ selvaggio e gli infliggono punizioni fisiche e psicologiche talmente pesanti da compromettergli la salute e la vista.

Lo strazio di quei tormenti e le difficili condizioni di vita di quel periodo si ritroveranno descritte nel racconto di Kipling “Bee, bee, pecora nera” (1888), e nel romanzo “La luce che si spense” (1890). Quel tragico primo capitolo della sua vita vede la fine nel marzo del 1877 con il ritorno della madre, chiamata per assistere il ragazzo in precario stato di salute.

Nel 1878 Rudyard Kipling entra nello United Service College di Westward Ho (Devonshire), frequentato dai figli dei militari e funzionari in servizio. In quell’ambiente vive la durezza dell’educazione ottocentesca inglese, non priva di punizioni corporali inferte ai giovani allievi dagli stessi insegnanti o dagli studenti più anziani. Kipling narra dei quattro anni di collegio nell’opera “Stalky & C.” (1899).

Nel 1882 Kipling torna in India, dove inizia il suo apprendistato nella “Civil and Military Gazzette”, quotidiano inglese di Lahore. Qui pubblica la sua prima raccolta di poesie intitolata “Departmental Ditties and Other Verses” (1886).

Nel 1887 diviene viceredattore del “The Pioneer” – più importante quotidiano dell’India – di Allahabad, sede del giornale e città dove si trasferisce.

La sua carriera di scrittore inizia con la pubblicazione della prima raccolta di racconti dal titolo “Racconti semplici dalle colline” (1888), a cui fanno seguito altri volumi di racconti: “Il risciò fantasma e altre storie fantastiche” (1888), “Tre soldati” (1888), “La storia di Gadsby” (1888), “In bianco e nero” (1888). Queste storie pur mantenendosi ancorate alle atmosfere indiane sviluppano particolari elementi di stile e di contenuto che rivelano uno scrittore di talento.

Nel 1889 Kipling decide di tornare in Europa: passa per il Giappone, s’imbarca per gli Stati Uniti, approda a San Francisco, poi da New York raggiunge Londra dove, per la fama che lo aveva preceduto, l’accoglienza è calorosissima.

Tre anni più tardi pubblica il racconto “Il prezzo della vita”, poi, per gravi problemi di salute e per un accumulo di eccessiva stanchezza, decide di sospendere la sua attività di scrittore a tempo indeterminato.

Per recuperare una condizione psico-fisica migliore i medici consigliano a Kipling di intraprendere un viaggio per mare, suggerimento che egli accoglie con entusiasmo. Inizia così un viaggio lungo sei mesi che tocca l’America, l’Africa, l’Australia e la Nuova Zelanda.

Torna a Londra nel gennaio 1892 e sposa Caroline Starr Balestrier, di origine americana. Poco dopo pubblica il volume “Le ballate di caserma”. Questa raccolta di testi poetici aggiunge al suo nome e alla fama di narratore, quella di poeta. La popolarità di Kipling diviene enorme: sarà uno degli autori più pagati della sua epoca, letto come nessun altro, ascoltato e venerato come un oracolo.

Nello stesso anno Rudyard Kipling si trasferisce negli Stati Uniti, nel Vermont, dove vivrà per quattro anni e dove nasceranno due figlie: Josephine, che purtroppo morirà precocemente a sette anni, ed Elsie.

I successivi sono anni di intensa produzione letteraria in cui vengono pubblicati: “Illusioni” (1893), “Il libro della giungla” (1894, noto al grande pubblico per le diverse trasposizioni cinematografiche tra cui il film d’animazione Disney), “Il secondo libro della giungla” (1895), e la raccolta di poesie “I sette mari” (1896).

Nel 1894, in suo onore, due città del Michigan vengono battezzate, in suo onore, “Kipling” e “Rudyard”.

Nel 1897 torna in Inghilterra e con tutta la famiglia si stabilisce a Rottingdean, vicino a Brighton, dove nasce il figlio John. Nello stesso anno pubblica “Capitani coraggiosi” (1897), e “Il lavoro quotidiano” (1897), ai quali due anni dopo seguirà una delle sue opere più celebri, “Il fardello dell’uomo bianco” (1899), in cui esalta il concetto di superiorità della razza bianca alla quale è affidato il compito di civilizzare le popolazioni arretrate.

Nel 1900, allo scoppio della guerra anglo-boera, Kipling parte per il Sudafrica come corrispondente di guerra: le esperienze vissute in questo periodo forniscono l’ispirazione per il romanzo “Kim” (1901), da molti considerato il suo capolavoro. A guerra finita e fino al 1908 Kipling vivrà in Sudafrica, dove agli impegni giornalistici affiancherà un’instancabile attività letteraria. Pubblica “Storie proprio così” (1902), “Le cinque Nazioni” (1903), “Traffici e scoperte” (1904) e “Puck delle colline” (1906).

Nel 1907 a Rudyard Kipling viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura.

Torna nuovamente in patria dove per un periodo di circa cinque anni si impegna politicamente nel partito conservatore, ma le antipatie che ne derivano lo convincono ad abbandonare la politica. Nel frattempo pubblica “Azioni e reazioni” (1909) e “Ricompense e Fate” (1910).

All’inizio della Prima guerra mondiale, Kipling torna a svolgere l’incarico di corrispondente di guerra, prima sul fronte occidentale, poi su quello italiano. La guerra sarà per lui fonte di una tremenda sciagura: la perdita del figlio John, arruolatosi volontario, dato per disperso nel 1915.

Successivamente pubblica “Creature” (1917), le raccolte “The Years Between” (1919), “Debiti e Crediti” (1926), “Quel servo del tuo cane” (1930), e “Il limite e la potenza” (1932), l’ultima sua opera narrativa.

Rudyard Kipling muore improvvisamente il giorno 18 gennaio 1936 a Londra.

L’autobiografia “Something of myself, for my friends known and unknown” verrà pubblicata postuma l’anno seguente.

La sua salma è sepolta nell’Abbazia di Westminster, fra i Grandi d’Inghilterra.