“IL GENERALE NERO Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito”

il generaleMauro Valeri : “IL GENERALE NERO Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito”.
“Il generale nero” (ed. Odradek)
La storia degli italiani neri e meticci non è mai stata scritta, anche perché obbligherebbe ad una riflessione non solo sulle radici multietniche e multirazziali del nostro paese, ma anche sulle discriminazioni di cui neri e meticci sono stati vittime.
In questa prospettiva, la storia di Domenico Mondelli, che qui viene ricostruita per la prima volta attraverso l’esame di documenti originali, appare emblematica, ancorché straordinaria. Nato in Abissinia, ma cresciuto in Italia dove era stato portato da un militare parmense, Domenico Mondelli è stato, a livello mondiale, il primo aviatore militare ad avere la pelle nera. Un primato che l’Italia non ha mai rivendicato, forse per non dover anche ricordare che, proprio questo giovane ufficiale, dopo aver combattuto in Libia e nella Grande guerra, era stato discriminato dal fascismo che non poteva accettare l’idea che un militare italiano nero potesse comandare un militare italiano bianco.
E a nulla erano valse le due medaglie d’argento e le due medaglie di bronzo ottenute combattendo come aviatore, bersagliere e comandante di reparti d’assalto arrivando al grado di tenente colonnello. Di sicuro, Domenico Mondelli non è stato l’unico ufficiale italiano nero o meticcio ad essere discriminato dopo aver
combattuto nella Grande guerra. Ma, a differenza di Gabrù Zachè, Workneh Sengal e Michele Carchidio, è stato l’unico a provare ad opporsi alle misure anti-neri adottate dal fascismo, nulla potendo, però, contro la legislazione razziale.
Solo dopo la guerra è riuscito a riprendere sia la sua ascesa nella massoneria sia quella carriera che il fascismo aveva bloccato, arrivando fino al grado di Generale di Corpo d’Armata – Ruolo d’onore. Anche in questo caso, forse il primo italiano nero ad ottenere un simile grado.

 

 

mauro valeri

 

Mauro Valeri (Vittorito 1960) sociologo e psicoterapeuta, ha diretto l’Osservatorio nazionale sulla xenofobia dal 1992 al 1996, e dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. Ha insegnato per diversi anni Sociologia delle Relazioni Etniche all’Università “La Sapienza” di Roma. Sul tema degli italiani neri e meticci ha pubblicato, tra l’altro: Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra (Palombi, 2006); Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci,
l’invincibile mulatto italico (Palombi, 2008); Mario Balotelli. Vincitore nel pallone (Fazi, 2014). Per Odradek ha pubblicato Negro, Ebreo, Comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il fascismo 2010; Stare ai giochi. Olimpiadi tra discriminazioni ed inclusioni, 2012.