Il 7 Gennaio Festa del Tricolore 2016

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Il 7 Gennaio è la data della Festa del Tricolore 2016 che da Reggio Emilia oggi si festeggia in tutt’Italia: origini e storia della festa tricolore.

La storia della Festa del Tricolore 7 Gennaio, ed il significato dei colori della Bandiera Italiana.

Ecco le origini della Giornata Nazionale della Bandiera d’Italia, e le frasi sul tricolore italiano e citazioni celebri sull’

Cosa si festeggia il 7 Gennaio? In questa data si celebra la nascita della bandiera italiana. La Festa del Tricolore è l’evento in cui si ricorda la nascita della bandiera nazionale, avvenuta a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797.

La Repubblica Cispadana decretò in questa data “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti“.

Le repubbliche del tempo adottarono quasi tutte bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, ma di colori diversi. Per la scelta dei colori attuali dobbiamo fare riferimento ai vessilli reggimentali della Legione Lombarda, che presentavano i colori bianco, rosso e verde.

Il bianco e il rosso comparivano nello stemma comunale di Milano, mentre il verde rappresentava il colore delle uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, e così la Repubblica Cispadana decise di adottarli per la propria bandiera.

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Il primo tricolore donato a Pontelandolfo nel 2011 dal Sindaco di Reggio Emilia,Dott.Del Rio

Festa del Tricolore 2016: storia e significato della festa del 7 Gennaio

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Per comprendere meglio il significato dei colori della bandiera italiana, nonché la sua storia ed origine, bisogna tornare indietro nel tempo, più precisamente all’epoca napoleonica. Le guerre e i precari equilibri tra le Nazioni, indussero il popolo italiano a riconoscersi e unirsi sotto un’unica bandiera tricolore, vista non più come un simbolo militare, ma come rappresentazione stessa della libertà duramente conquistata.

Durante il Risorgimento, ed in particolare nelle ricolte mazziniane, la bandiera nazionale era emblema di libertà, tant’è che Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani, scrive, nel 1847: “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme“.

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Immagini-festa-tricolore

Per giungere alla bandiera italiana celebrata oggi nella Festa del Tricolore, bisognerà fare ancora strada. Infatti, quando il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d’Italia, ancora non era stata emanata una apposita legge sul vessillo che avesse dovuto rappresentare in modo unanime la nuova unità raggiunta dallo Stato Italiano.

Soltanto dopo la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.

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Il 7 Gennaio 2016 si terranno diversi eventi per ricordare la festa tricolore. In particolare in Piazza del Quirinale a partire dalle ore 16 si terrà il cambio della Guardia solenne con lo schieramento e lo sfilamento del Reggimento Corazzieri e della Fanfara del IV Reggimento Carabinieri a cavallo.

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Di seguito alcune frasi famose e citazioni sulla Festa del Tricolore, e sulla bandiera italiana per ricordare il significato della festa del 7 Gennaio.

Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: “La bandiera della repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di eguali dimensioni”. Presidente Ruini alla seduta del 24 marzo 1947, dove l’Assemblea Costituente accolse con commozione ed applausi la nascita della Bandiera Italiana.

La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno. Oriana Fallaci.

Adoperiamoci perché in ogni famiglia, in ogni casa, ci sia un tricolore a testimoniare i sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del glorioso Risorgimento. Carlo Azeglio Ciampi.

Fare gl’Italiani doveva rivelarsi impresa molto più difficile che fare l’Italia. Tant’è vero che vi siamo ancora impegnati. Indro Montanelli

Ahi serva Italia, di dolore ostello,/ nave sanza nocchiere in gran tempesta, / non donna di provincie, ma bordello! Dante Alighieri.


Inno scritto nel 1847 da Goffredo ameli e musicato lo stesso anno da Michele Novaro. Divenne Inno d’Italia nel  1946 in sostituzione della Marcia Reale, inno d’Italia dal 1861 al 1946, scritto da Giuseppe Gobetti per Carlo Alberto.

Fratelli d’Italia,
l’Italia s’è desta,
dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò, sì!

Noi fummo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popoli,
perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l’ora suonò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò, sì!

Uniamoci, uniamoci,
l’unione e l’amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore.
Giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò, sì!

Dall’Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il core e la mano;
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò, sì!

Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.

Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò, sì!