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L’Abbazia di Fossanova
è situata nel comune di Priverno
Dichiarata “monumento nazionale” nel 1874, la chiesa si presenta di una spettacolare e severa grandiosità, l’ Abbazia di Fossanova costituisce il più antico esempio d’arte gotico-cistercense in Italia e, assieme all’Abbazia di Casamari, una delle sue più alte espressioni.
L’abitato sito tutt’intorno ha l’aspetto di vicus e prende il nome da una cloaca che nei primi tempi del piccolo borgo era chiamata Fossa Nova.L’abbazia, figlia dell’abbazia di Altacomba e la cui costruzione durò dal 1163 al 1208, è un perfetto esempio del primo stile gotico italiano, anzi più precisamente di una visibile forma di transizione dal romanico al gotico; la facciata che precedentemente ospitava un portico è semplice ma comunque maestosa, al di sopra del portale riccamente decorato, la facciata è adornata da un grande rosone che vede nella parte inferiore un mosaico cosmatesco che costituisce un’iscrizione dedicata a Federico Barbarossa.
La struttura della chiesa, costruita interamente in travertino, è basilicale. Ha pianta cruciforme; il braccio longitudinale, che si sviluppa secondo un asse mediano ed è diviso in tre navate, è attraversato perpendicolarmente dal transetto. La lunghezza della navata centrale è scandita nella prima parte da sette campate rettangolari, termina nel presbiterio e nell’abside che formano un unico corpo rettangolare. Il sistema dei sostegni è formato da massicci pilastri rettangolari. Le arcate che conducono dalla navata mediana a quelle laterali sono rette da semicolonne. Altre semicolonne pensili (cioè poste su una mensola a distanza dal suolo) salgono a portare gli archi trasversi della navata centrale. L’interno dell’edifico è quasi spoglio di affreschi ne rimangono alcuni brandelli solamente su alcune pareti.
Il complesso abbaziale noto come rifacimento di quello benedettino è costituito dal chiostro, fulcro dell’intero organismo, dalla chiesa di Santa Maria e dalla Sala Capitolare sostenuta da due pilastri cosiddetti fascicolari, perché formati da un fascio di colonnine databile al XIII secolo, è anch’essa di chiaro stile gotico. Tutti i particolari decorativi sono di una grande eleganza di forme si va dai dormitori dei monaci, dal refettorio, dalla cucina e ai dormitori dei conversi. Completano l’insieme la casa dei pellegrini, il cimitero e l’infermeria.
Nell’infermeria vi è la stanza ove visse San Tommaso d’Aquino negli ultimi giorni della sua vita e dove morì nel 1274; ancora oggi in chiesa se ne conserva la semplice tomba vuota (il quale corpo fu trasferito dai domenicani a Tolosa alla fine del XIV secolo)composta da una lastra di marmo o travertino rettangolare.
Consacrata nel 1208 l’abbazia , conserva la nuda architettura, il magnifico rosone e tiburio e i capitelli finemente scolpiti, a testimonianza del ruolo preminente esercitato nella zona. Gli edifici del complesso monumentale sono recintati così da apparire come un borgo, per altro arricchito dai resti di una villa romana del I secolo a.C., visibili proprio di fronte alla chiesa.
In uno dei locali dell’abbazia si vendono i prodotti dei monaci, dagli alimentari ai vini ed ai liquori. Attualmente in abbazia, dal 1935, abita una comunità dei frati minori conventuali (francescani).