DANTE รจ il poeta, il profeta, il fondatore, lo scrittore

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Quando il mondo sembra crollare, le civiltร  precipitano, i popoli sono disorientati, la solitudine globale prevale, la strada maestra รจ una sola: tornare al principio e ai principi da cui principiรฒ il nostro cammino. Dante Alighieri รจ il nostro princeps, lโ€™Inizio da cui discende lโ€™unitร  geospirituale, culturale e linguistica della nostra civiltร . รˆ il poeta, il profeta, il fondatore, lo scrittore e il testimone originario dellโ€™Italia nostra. รˆ lโ€™apice solitario in cui si incrocia il mondo classico; lโ€™Imperium romano, il pensiero antico, la cristianitร . In lui prende voce, anima e corpo la civiltร  italiana come paradigma della civiltร  universale. Dante รจ il ponte tra lโ€™antichitร  e la posteritร , ma anche tra lโ€™umano e il divino, tra il sacro e la storia. Autentico pontifex, facitore di ponti, come si diceva nellโ€™antica Roma e poi nella tradizione cattolica. Ma al tempo stesso รจ il precursore tradito, disatteso, inascoltato. Il maestro che non ebbe discepoli.
Dante รจ il padre della nostra lingua, ma anche lโ€™apostolo e il profeta dellโ€™Italia che verrร . Dopo di lui verranno Petrarca e Machiavelli, Ariosto e poi Vico e Alfieri, Foscolo e Leopardi, e col tempo i grandi sognatori dโ€™Italia, fino agli scrittori, i poeti e i pensatori risorgimentali. Ma Dante fu il primo, il capostipite, nel momento piรน fosco, in cui non sโ€™intravedeva alcun pro-cesso politico unitario neanche in fieri. Non fu Garibaldi, non fu Vittorio Emanuele II, e nemmeno Mazzini e Cavour, o poi la Costituzione italiana, ma fu Dante il vero fondatore dโ€™Italia. Fu lui a dare dignitร  al terreno primario e comune di una nazione, la lingua. Fu lui a riannodare la civiltร  cristiana e la civiltร  romana, riconoscendo lโ€™Impero e la Chiesa come i genitori dellโ€™Italia, con ruoli ben distinti. La romanitร  e la cristianitร  ebbero altri figli; ma la figlia che ereditรฒ la casa paterna e materna fu lโ€™Italia.

(Da โ€œDante nostro padreโ€, 2020)