Bruciano i simboli della cristianità

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Dopo l’incendio, poco più di un anno fa, alla Cattedrale di Notre – Dame, in Francia ora brucia la Cattedrale di Nantes.
Bruciano i simboli della cristianità, della nostra identità, della nostra storia, della nostra fede. Simboli sui quali sono state elaborate, in epoca medievale, le Chanson de Geste, il cui unico obiettivo era difendere la fede cristiana e salvare l’Europa.
Anche oggi, forse, dovremmo riprendere e riannodare i fili della difesa della nostra identità e le Chanson de Geste possono rappresentare un valido strumento culturale che va in questa direzione. Una di queste Chanson è LA CHANSON D’ASPREMONT, una lunghissima Chanson de geste del XII secolo (11376 versi) in cui l’Aspromonte, estremo baluardo a sud dell’Europa, salva questa dall’invasione saracena e salva anche la sua fede e la sua identità. E nella Chanson d’Aspremont viene esaltato proprio il ruolo delle chiese, delle abbazie come luoghi simbolo della cristianità.
Come si può leggere in un passaggio del saggio di cui sono autrice, su quell’Aspromonte, sentinella di pietra, difesa naturale dei confini europei, su quell’Aspromonte che aveva visto i cristiani vittoriosi sui Pagani, viene fatta erigere un’abbazia, consacrata dal Papa, dove seppellire ed onorare i cristiani morti da martiri per difendere la fede.


Antonella Musitano

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