20 Agosto 2020.-
La stessa stessa data , venerdi’ 20 agosto del 1943 su Benevento inizio’ l’Apocalisse dei bombardamenti che con le barbarie, le distruzioni , le tante vittime civili innocenti cambio’ il volto e la Storia della Citta’ .
La gente da tempo veniva allertata con le sirene di possibili incursioni aeree , ma siccome non vi era stato ancora un seguito avevano cominciato dopo un primo momento piu’ accorto a non recarsi nei rifugi predisposti .Per questo fu presa alla sprovvista specialmente in questo giorno in cui l’obiettivo strategico era la stazione Centrale . E si , perche’ l’unica colpa di Benevento.era quello.di essere uno dei piu’ grandi punti nevralgici, viari e ferroviari. Era un importantissimo snodo ferroviario tra i piu’ importanti dopo Bologna che collegava il Nord al Sud e viceversa .Quel giorno nonostante le sirene , vi erano molti treni in partenza nella stazione e anche viaggiatori e molte persone in attesa di treni per varie destinazioni : Napoli, Foggia , Campobasso , Avellino etc. . Erano le 13,45 circa, orario di pranzo quando all’improvviso si senti’ un rumore assordante: chi si affaccio’ dalle finestre e guardo’ in alto nel cielo vide sbucare dalla collina della “Ramputenza” aerei americani in formazione , se ne contavano.oltre una quarantina .A un certo punto arrivati sulla Citta’ sganciarono il loro carico di morte e di devastazione . Subito dopo un silenzio.agghiacciante , chi corse fuori vide che nella zona della stazione Centrale si elevavano enormi colonne di fumo e di famme.Si cominciarono a sentire poi le sirene dei pompieri, delle ambulanza e grida della gente che voleva recarsi al Viale della Stazione dove aveva i propri cari o amici .Ma il ponte Vanvitelli era presidiato dalle forze dell’ordine che ne vietavano il passaggio. I primi feriti gravi come ci racconta minuziosamente mons .De Lucia nel suo ” Diario di un sinistrato- edito nel.’46 – furono trasportati con ambulanze primitive, su camion scoperti, su carretti trainati da cavalli all’ ospedale Fatebenefratelli. Essendo numerosi , altri furono trasportati all’Ospedale S. Diodato che si trovava nei pressi dell’attuale via E. Goduti. Ma questi feriti non furono fortunati perche’ invece di guarire trovarono la morte sotto.le macerie dei bombardamenti dei giorni successivi .Anche il Collegio La Salle fu trasformato in un improvvisato ospedale per i feriti . I morti furono circa una settantina , la maggior parte erano viaggiatori nei treni e quelli nella stazione e i ferrovieri . Anche lo stabilimento dell’Industria Alberti fu semidistrutto , cosi’ come i palazzi e le case adiacenti la stazione . Ma era solo l’inizio dell’Apocalisse distruttiva doveva avvenire nei giorni, nei mesi a venire. Il peggio stava per arrivare giorno dopo giorno . Tra agosto e ottobre vi saranno ben 38 incursioni aeree e circa una sessantina di bombardamenti : in alcuni giorni se ne conteranno anche quattro a distanza di qualche ora l’una dall’altra di bombardamenti Alla fine della guerra Benevento piangera’ oltre 2000 vittime innocenti, oltre alla devastazione di tante opere monumentali come il Duomo, palazzi e siti storici . (a.z.)
da un post su Facebook
Nel Titolo foto dalla Rete :Il Duomo sventrato