UN VIAGGIO NEI VIAGGI
Qualche giorno fa è terminato a San Salvatore Telesino il primo festival internazionale del documentario di viaggio e del cammino , il “Versus Festival”. La presenza di ospiti di elevato calibro , come i cantautori e scrittori Teresa De Sio e Vinicio Capossela, hanno dato ancora più importanza ad un evento che sin dall’inizio si prospettava non solo come un momento culturale forte, ma anche e soprattutto come uno spazio di riflessione e discussione aperto a tutti. E così, tra una lettura e la proiezione di un documentario, si è delineato uno dei temi,o forse il tema per eccellenza , che ha invaso la letteratura di tutti i tempi, da quella classica a quella contemporanea, passando per quella moderna : il viaggio, o la “viandanza” per dirla alla Capossela.
I primi a raccontare di un viaggio sono stati i greci con il grande capolavoro classico dell’Odissea; subito dopo i latini con l’Eneide di Virgilio; mentre per Ulisse,però, si tratta di un viaggio di ritorno nella terra natìa e dalla propria sposa, quello di Enea è invece il viaggio della fuga da Troia per giungere sulle coste laziali dove fonderà un potente Impero (Roma). Il mercante veneziano Marco Polo , con “Il Milione” , racconta il più avvincente viaggio della storia , che ha lasciato un segno incancellabile nei rapporti tra le due civiltà dell’Europa e dell’Oriente. E come non soffermarsi sulla grandiosità e la maestosità del capolavoro di Dante Alighieri : il cammino attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso è ancora oggi , nell’immaginario collettivo, metafora del viaggio catartico della coscienza umana. Ancora, per giungere ai tempi nostri, Oriana Fallaci che ne “Il sesso inutile” racconta e descrive il suo viaggio – documentario in tutto il mondo alla scoperta della donna . Doveroso citare Jack Kerouac e il suo libro , assunto a manifesto della beat generation, “Sulla Strada” che narra di un viaggio attraverso i vari Stati d’America alla ricerca di nuovi stimoli.
Ma il viaggio non è solo lo spostamento fisico da un luogo all’altro; a volte è ricordo come nel caso di Marcel Proust : il profumo di una madeleine fa rievocare in lui i giorni dell’infanzia ; spesso è memoria , racchiusa ,ad esempio, negli antichi diari dei pellegrini medievali lungo la via Francigena o “Il paese dei Coppoloni” che recupera le origini e la storia di un territorio e delle sue genti attraverso gli occhi e i passi di un viandante.
Più in generale, un viaggio sottende al percorso di vita di ogni uomo e di ogni donna. E’ l’esistenza il più bel cammino alla scoperta di noi e del mondo; il dubbio, la curiosità, la voglia di sapere è la guida lungo la selva oscura di ciascuno ,nella consapevolezza che spesso si intraprendono lunghi percorsi pur rimanendo fermi.
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
Fiorella De Michele