Sì a passeggiate, no a jogging.
Dopo tanta confusione il ministero dell’Interno ha chiarito che un genitore può camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto. Vietato, invece, fare jogging
Raffaello Binelli – Mar, 31/03/2020
In una circolare (leggi il testo originale1585674799-Coronavirus-circolare-figli) il ministero dell’Interno ha chiarito bene alcune cose che si possono fare in questo periodo ed altre che invece sono vietate.
Stiamo parlando dei limiti imposti dai decreti del Governo per affrontare l’emergenza coronavirus. C’è da dire che vi è stata un po’ di confusione nelle ultime settimane, con divieti più o meno tassativi che hanno dato adito a difficoltà di interpretazione, multe, proteste e grande confusione tra i cittadini, contribuendo a rendere ancora più difficile il momento, già complicato, che tutti noi stiamo vivendo.
Rimane vietato “svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”, e si precisa che “l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)”. Il Viminale ha trasmesso ai prefetti questi chiarimenti sull’interpretazione da dare alla norma “in merito a profili applicativi in tema di divieto di assembramento o di spostamenti di persone fisiche”.
“L’attuale disposizione di cui all’articolo 1 del dpcm del 9 marzo scorso – si legge ancora nella circolare – tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità della propria abitazione”. In altre parole, fermo restando che si può uscire di casa per acquistare generi di prima necessità, ovviamente recandosi nei negozi o supermercati vicini alla propria abitazione (posto che ve ne siano, altrimenti è consentito anche uscire dal Comune), si possono sgranchire le gambe facendo passeggiate, purché si rimanga vicini alla propria casa. Non è permesso camminare per chilometri ma solo una breve passeggiata. Non c’è un limite preciso, possiamo parlare di isolato o alcune centinaia di metri. Di certo non km.
È consentito inoltre, a un solo genitore, “camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute”. Il rispetto delle misure, spiega il documento firmato dal capo di gabinetto Matteo Piantedosi, impone la necessità di “valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete”. Ad esempio, “il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia) anche se “chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, etc) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto, della distanza interpersonale di un metro e all’utilizzo dei presidi sanitari (mascherine e guanti)”. Potranno altresì “essere consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute”. In ogni caso, tutti gli spostamenti restano “soggetti al divieto generale di assembramento e all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona”.
La Regione Toscana in una propria circolare ha esteso la possibilità di uscire di casa a “persone con gravi forme di disabilità intellettiva, disturbi dello spettro autistico e/o patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto, al fine di prevenire e gestire emergenze comportamentali. Le uscite saranno consentite solo con l’assistenza di un accompagnatore, limitate allo stretto necessario e nel rispetto delle misure di prevenzione raccomandate (distanza interpersonale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale). È possibile che questa misura venga adottata presto anche da altre regioni