Nuovo coronavirus SARS-CoV-2 Linee di indirizzo

Nuovo coronavirus SARS-CoV-2 Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive
Intesa tra governo e regioni, l’Italia riapre il 3 giugno | Accolte richieste dei governatori: ora la distanza “sociale” scende a un metro
Ecco cosa succede per bar, ristoranti, parrucchieri, spiagge e negozi. Da lunedì ci si potrà spostare allʼinterno della propria Regione. A giugno riaprono i confini

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E’ stata una giornata di trattative estenuanti ma alla fine le Regioni hanno strappato un sì al governo alle loro richiesti. Le linee guida per la seconda fase della ripartenza con disposizioni per le riaperture saranno uguali, almeno per il momento, per tutto il territorio nazionale. La novità più importante riguarda il distanziamente sociale che scende a un metro (i tecnici chiedevano da 2 a 4 metri). E dal 3 giugno riaprono anche i confini.

Cosa riapre subito – La prossima settimana potranno riaprire i battenti ristoranti, bar, negozi, spiagge, palestre: scende a un metro la distanza minima da rispettare e la prenotazione sarà obbligatoria per parrucchieri e saloni bellezza. Grande soddisfazione da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha parlato di “portentosa collaborazione istituzionale”. “Sono state ore di grande confronto con Regioni e Enti locali, siamo arrivati ad elaborare misure chiare che garantiscono sicurezza agli italiani, a tutti i lavoratori e alle imprese” e’ invece il commento di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali che nelle ultime settimane aveva avuto confronti anche ruvidi con alcuni governatori.

Targhe informative e controlli su temperature – Per tutte le attività sarà necessario predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, in alberghi e ristoranti e’ suggerita la rilevazione della temperatura corporea degli avventori e devono essere resi disponibili prodotti igienizzanti.

Scende la distanza sociale – La distanza interpersonale minima obbligatoria nella ristorazione scende a un metro e occorre privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenendo l’elenco delle prenotazioni per un periodo di 14 giorni. I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale. La distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio.

Come si andrà nei bar e negli alberghi – Nei bar l’ingresso deve essere contingentato e limitato a un numero di clienti che possa garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. In alberghi, agriturismo e altre strutture di ospitalità resta imperativo predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore 37,5 °C. Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Le linee guida suggeriscono di favorire le modalita’ di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. Ospiti e personale devono indossare mascherine.

Servizi alla persona e negozi – Le linee guida concordate tra governo e Regioni per parrucchieri, barbieri ed estetisti predispone la prenotazione obbligatoria, anche per queste categorie l’elenco delle prenotazioni deve essere conservato per almeno 14 giorni. Necessario “predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione”. Nei negozi di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia la merce. I clienti devono sempre indossare la mascherina, cosi come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti. Per il distanziamento sociale e ingombro locali sono valide le regole già indicate per le altre attività. Nei supermercati e centri commerciali, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37.5 gradi.

In palestra più distanziamento – Per le palestre la distanza minima da mantenere sale a 2 metri, occorre poi redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea.

Come si andrà in spiaggia – Per quanto riguarda balneazione e spiagge invece le linee guida concordate prevedono un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone. Quando non posizionate nel posto ombrellone, tra le sdraio deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Per quanto riguarda le spiagge libere infine, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Per assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza.

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/intesa-tra-governo-e-regioni-litalia-riapre-il-3-giugno-accolte-richieste-dei-governatori-ora-la-distanza-sociale-scende_18335494-202002a.shtml

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