Depotenziate le Regioni

Un’altra mossa di Conte: depotenzia le Regioni

I governatori con le mani legate: potranno emanare solo ordinanze restrittive e non allentare le misure. Giallorossi nel caos totale, ma intanto prorogano lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021
Luca Sablone – Mer, 07/10/2020

Dopo meno di due ore è terminata la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi: all’ordine del giorno la proroga dello stato di emergenza per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus, che mediante una apposita delibera è stata prolungata fino al 31 gennaio 2021.

Inoltre – stando a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo – non solo con il decreto Covid approvato oggi dal governo viene prorogato il Dpcm esistente fino al 15 ottobre, ma viene anche reso immediato l’obbligo di indossare mascherine nei luoghi chiusi e all’aperto in presenza di altre persone che non siano conviventi. Queste le ultime novità intraprese dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte che, come se non bastasse, ora si prepara a legare nuovamente le mani ai governatori.

Infatti la bozza del provvedimento riduce i poteri dei presidenti di Regione sul contenimento del Covid-19: potranno limitarsi a emanare solamente ordinanze restrittive rispetto a quelle del governo, mentre non potranno più allentare i divieti già in vigore. Viene fatto notare che la curva dei contagi in Italia fornisce giorno dopo giorno un quadro preoccupante: il virus sta provocando sul territorio nazionale “focolai anche di dimensioni rilevanti”. Ecco perché il governo ritiene giustificata la decisione di prolungare lo stato di emergenza. Comunque i giallorossi entro 8 giorni dovranno adottare un nuovo Dpcm che confermi o aggiorni le regole anti-contagio.
Quando va usata la mascherina

La domanda che in molti si stanno facendo è la seguente: quando va usata la mascherina? In pratica ovunque, tranne nella propria abitazione. L’obbligo è quello di avere sempre con sé un dispositivo di protezione delle vie respiratorie e di indossarlo “nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e in tutti i luoghi all’aperto allorché ci si trovi in prossimità di altre persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli anti-contagio previsti per specifiche attività economiche, produttive e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”. Tuttavia ci sono delle eccezioni: la mascherina non va utilizzata sia quando è garantita “in modo continuativo la condizione di isolamento” (ad esempio una passeggiata in solitaria o in compagnia di conviventi) sia se si sta svolgendo un’attività sportiva. Esclusi dall’obbligo anche i bambini fino ai 6 anni, le persone la cui disabilità sia incompatibile con l’uso della mascherina e i loro accompagnatori qualora fossero impossibilitati a indossarla. Stando alle disposizioni previste, chi non ricorrerà all’utilizzo del dispositivo di protezione andrà incontro a una multa pesantissima da 400 a mille euro.

Dopo il sì al Senato arrivato nella giornata di ieri, anche la Camera ha dato il via libera alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni svolte in Aula dal ministro della Salute Roberto Speranza relative alle misure di contenimento del Coronavirus: i favorevoli sono stati 253, i contrari 3, gli astenuti 17. Si tratta del terzo voto sulla questione dopo che per due volte ieri non è stato raggiunto il numero legale, anche a causa degli onorevoli in quarantena in seguito ai due casi di positività accertati a Montecitorio. In serata la giunta per il Regolamento ha deciso che i parlamentari in quarantena siano da considerare in missione e perciò risultanto assenti giustificati: in tal modo si è ridotto il quorum per il raggiungimento del numero legale.