Covid-19 e filosofia. Maestri che cambiano la vita, Hegel: “Il negativo è sempre anche positivo”
di Elisa Diprè – 11 Marzo 2020
In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato. (Bertrand Russell)
Con la diffusione del Coronavirus la nostra vita è quasi completamente cambiata.
La nostra vita sociale è radicalmente cambiata: non si può andare al cinema o a vedere uno spettacolo, le scuole sono chiuse, non si può andare in palestra o visitare i musei, i locali che frequentiamo di solito sono chiusi in attesa che tutto torni alla normalità.
In questo scenario quasi surreale non sappiamo con certezza cosa succederà, l’unica certezza è che giorno per giorno si stanno alterando le abitudini e tutto ciò che davamo per scontato: andare a scuola, vedere gli amici, fare sport in compagnia, abbracciare e baciare, dare una stretta di mano a qualcuno…
Si danno per scontate tante, molte, forse addirittura troppe cose all’interno della nostra vita:
la libertà quotidiana
il diritto allo studio dei nostri figli
il diritto alla salute
le cose che abbiamo, pensandole come normalità
la possibilità economica di vivere sotto un tetto
le persone, credendo in maniera superficiale che esse pur essendo a volte poco considerate e trascurate (magari perché siamo arrabbiati, perché non mettiamo da parte il nostro egoismo) siano sempre presenti nelle nostre vite, anche se non facciamo nulla per chiedere o per meritare la loro costante presenza.
A volte non ci si rende conto che non si capisce l’importanza di ciò che si ha, fino a quando non lo si è perduto.
Se ci pensate bene, purtroppo, quante volte ci troviamo a non dare il giusto peso alle cose, a mostrare apprezzamento solo quando una cosa l’abbiamo persa.
Quando poi ti rendi conto che in realtà non c’è niente di scontato, tutto è un dono, la vita stessa, è il dono più grande.
Secondo me, questa pausa forzata dalla nostra routine potrebbe cambiare in positivo la nostra vita e farci riflettere di più, imparando a non dare nulla per scontato. In tutte le cose c’è un risvolto positivo.
Come disse il filosofo Hegel: “Il negativo è sempre anche positivo.”
Se ci pensate bene, quanto siamo fortunati a essere liberi, ad avere il frigo pieno di cibo, l’armadio strabordante di vestiti, i bambini e i giovani che fanno mille attività extra scolastiche e ogni giorno possono studiare, e un sistema sanitario che ci cura sempre e comunque.
In tante parti del mondo, purtroppo, non è così!
Siamo pieni di comodità e privilegi dovuti al nostro luogo di nascita: nati in un paese senza guerre, senza carestie, nati in una parte “fortunata” del mondo, e di questo non abbiamo alcun merito, solamente tanta fortuna.
A questo punto – mi chiedo – che cosa hanno in comune il Coronavirus e la filosofia? È assurdo addirittura paragonarli?
Per me possono essere concepiti come “maestri” che cambiano la vita.
La filosofia non è una materia inutile, astratta, noiosa, una perdita di tempo. I filosofi del passato non sono “supereroi” da prendere come modello ma i loro pensieri sono utili per dare il meglio di noi stessi, aiutandoci a “vedere” e comprendere la realtà in maniera più consapevole e a fondo.
La filosofia aiuta ad accrescere lo spirito critico di una persona, aumenta la voglia di analizzare, esaminare, mettersi in discussione, vedere le cose con occhi diversi.
Il filosofo non dà mai nulla per scontato, anzi, cerca di analizzare le ragioni delle scelte, dei comportamenti e delle idee; meravigliandosi di tutto ciò che ci circonda, fino al punto di chiedersi “perché?”
Filosofia e Covid-19 ci insegnano come apprezzare ogni piccola cosa (la vita e le persone in primis) che ci appartiene, senza darla mai per scontata, altrimenti quando ormai verrà persa, sarà troppo tardi.
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