Al Senato passa il dl Scuola: ecco tutte le novità
Il decreto legge sulla scuola è stato approvato in Senato. I voti a favore sono stati 148. Adesso il testo passa alla Camera
Valentina Dardari – Gio, 28/05/2020
Il decreto legge sulla scuola ha ricevuto la fiducia del Senato con 148 voti favorevoli, 87 contrari e nessun astenuto. Adesso dovrà passare alla Camera dei deputati che lo esaminerà in Aula dal 3 giugno.
Entro il prossimo 7 giugno dovrebbe essere convertito in via definitiva in legge. Previsto infatti entro il 6 giugno il via libera sul testo.
Le novità nel nuovo dl sulla scuola
La ministra Lucia Azzolina ha così commentato: “Il testo è stato migliorato in Senato grazie al lavoro della maggioranza, che ha guardato all’interesse e alla qualità del sistema di Istruzione, mettendo al centro le studentesse e gli studenti”. Il dl disciplina gli esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado. Alcune delle principali novità approvate al Senato con un maxi emendamento al decreto scuola, sono il concorso con quesiti a risposta aperta per 32mila precari, e anche il ritorno al giudizio per le elementari al posto del voto decimale.
Prosegue intanto il lavoro per quanto riguarda l’organizzazione degli esami di maturità e la ripresa della scuola, prevista a settembre. Azzolina ha reso noto che verranno fornite “a breve alle scuole le regole per poter avviare l’anno in piena sicurezza dal punto di vista sanitario e con indicazioni anche sotto il profilo didattico”. Da oggi è anche attivo l’help-desk per poter dare ogni tipo di supporto alle istituzioni scolastiche. Il ministro dell’Istruzione ha sottolineato che, per l’avvio del prossimo anno scolastico, si sta lavorando “sia sotto il profilo amministrativo, con la digitalizzazione delle graduatorie per le supplenze e anche delle immissioni in ruolo, sia sotto il profilo organizzativo. Vogliamo riportare a scuola i nostri studenti e vogliamo farlo al meglio”.
Salvini ha voluto sottolineare il fatto che per molte famiglie il tempo che passa costituisce un notevole problema organizzativo. Non tutte possono infatti contare sulla presenza di nonni, e la maggioranza di loro deve appoggiarsi a baby-sitter. Il leader della Lega ha inoltre ribadito che non può esserci una ripartenza del paese se non vengono riaperte le scuole.
Alunni con disabilità
Una delle novità racchiuse nel dl è il ritorno dei giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. Questo avverrà direttamente dal prossimo anno scolastico. Sarà compito di una nuova Ordinanza del Ministero dell’Istruzione dare alle scuole tutte le informazioni operative. Previste anche maggiori tutele per gli alunni con disabilità. Come richiesto da molte famiglie, questi studenti potranno reiscriversi il prossimo anno allo stesso anno di corso frequentato nel 2019/2020. In questo modo potranno recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato.
Novità anche per i privatisti che affronteranno l’esame di maturità a settembre. Questi, in attesa di diplomarsi, potranno comunque partecipare alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso. Oltre che a concorsi pubblici, selezioni e procedure di abilitazione per le quali viene richiesto il diploma di II grado. Il tutto con riserva. L’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica è stata velocizzata: fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane avranno poteri commissariali. Uno strumento in più per far sì che vengano garantiti in tempi utili gli interventi necessari per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Cosa cambia per precari e supplenti
Il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado non vedrà più la prova a crocette, ma questa verrà sostituita da quesiti a risposta aperta, sempre al computer. Le prove verranno sostenute appena possibile. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.
Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Sarà quindi compito degli Uffici territoriali del Ministero seguire il processo e assegnare le supplenze. Al fine di rendere il processo più efficiente e veloce, la presentazione delle domande sarà informatizzata. Prevista poi l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e spiegare al meglio il percorso da intraprendere per diventare insegnanti, aperto anche ai giovani neo-laureati.