Adesso basta, diteci la verità. Dieci domande sulla pandemia
di Claudia Passa 26 Maggio 2020
Da un lato il commissario Domenico Arcuri, quello del prezzo sovietico delle mascherine, che campeggia sulla prima pagina del “Fatto Quotidiano”: “Ci prepariamo al ritorno del virus” (segue inevitabile gesto apotropaico da parte dei lettori).
Dall’altro le dichiarazioni di Luca Parmitano, non un terrapiattista qualsiasi ma un astronauta e colonnello dell’Aeronautica militare con venticinque anni di onorato servizio alle spalle, che racconta come già a novembre, in missione al comando della Stazione Spaziale Internazionale, seguisse in costante collegamento col nostro pianeta il diffondersi della pandemia dalla Cina a macchia d’olio verso l’Europa.
E allora, oltre trentamila morti italiani dopo, con una crisi economica che si prospetta durissima, avvinti dall’insostenibile leggerezza di un governo che ci ha portato in stato di cattività per primi e ci libererà (forse) per ultimi, la sensazione che sulla genesi di questa storia non ce l’abbiano raccontata giusta e che ci sia una classe di politici e di tecnocrati che deriva la perpetuazione del proprio potere dalla nostra prigionia e da una prospettiva di impoverimento generale, si fa sempre più insistente. E nient’affatto gradevole.
Giunti a questo punto, anche per fugare ogni dubbio che si vogliano spegnere i focolai di speranza per alimentare il fuoco del terrore, sarebbe bene che gli italiani potessero conoscere le risposte a dieci semplicissime domande.
1) Sarebbe estremamente preoccupante che un ufficiale dell’Aeronautica disponesse di informazioni delle quali il presidente del Consiglio fosse all’oscuro, e le affermazioni del colonnello Parmitano collimano alla perfezione con le indiscrezioni sugli avvertimenti dell’intelligence americana ai governi alleati prima che la Cina rendesse nota al mondo la diffusione del nuovo virus. Quando il governo italiano ha avuto le prime informazioni, e dopo averle ricevute cosa ha fatto per preparare il nostro Paese a fronteggiare l’epidemia?
2) Se alla fine dello scorso anno il governo italiano disponeva dei primi report, ha provveduto al monitoraggio sanitario dei militari che a fine ottobre 2019 avevano partecipato ai giochi di Wuhan?
3) Una volta esplosa l’epidemia, perché il governo ha sconsigliato l’effettuazione delle autopsie, in base alla tesi che fosse superfluo sottoporre a esame autoptico persone di cui era già nota e ascrivibile al Covid-19 la causa del decesso? Di fronte a un virus sconosciuto non sarebbe stato di vitale importanza studiare il meccanismo che ha portato alla morte, che difatti si è rivelato essere in molti casi differente da quello supposto, sicché è legittimo ritenere che su numerosi pazienti la ventilazione e la terapia intensiva possano aver avuto effetti letali?
4) Accertato, grazie anche alla controprova dell’esperienza veneta, che è stato un errore non estendere a vasti campioni della popolazione l’effettuazione dei tamponi, perché in seguito non sono stati effettuati screening sierologici di massa, non per il rilascio delle tuttora controverse “patenti di immunità”, ma per una cognizione più realistica del livello di contagio e dunque del reale tasso di offensività e di letalità del virus?
5) Quanti sono i pazienti ricoverati in ospedale sui contagi accertati dopo il primo maggio 2020?
6) Quanti sono i pazienti ricoverati in terapia intensiva sui contagi accertati dopo il primo maggio 2020?
7) Quanti sono i pazienti deceduti sui contagi accertati dopo il primo maggio 2020?
8) Quali sono attualmente i criteri con i quali vengono effettuati i tamponi?
9) Possiamo escludere che le autorità competenti facciano leva sul numero dei tamponi e sulla modalità di selezione del campione da sottoporre a test per dare a intendere nel prossimo periodo che vi sarà una ripresa dei contagi?
10) In base a quali evidenze scientifiche paventano una nuova ondata del virus in autunno strutture tecniche che finora non ne hanno azzeccata una?
P.S. Prendiamo atto che il Colonnello Parmitano abbia ritrattato le sue dichiarazioni. Tuttavia i nostri dubbi rimangono intatti.
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