Zona rossa, la protesta del Sannio

Campania zona rossa, cambiano le regole anche nel Sannio. Mastella attacca: “E’ una vergogna”
Di redazione NTR24- 14 Nov, 2020

La Campania  è zona rossa e cambiano anche le regole per i cittadini rispetto a quelle della zona gialla. In sostanza si tratta di un lockdown e il principio è che senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa.

Dunque, è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione (salvo i casi di necessità, urgenza, motivi di salute, lavoro e istruzione). E’ vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio stesso (sempre fatte salve le esigenze viste qui sopra).

Sono chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole e altri negozi. Sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto. Sono sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto. E’ permesso uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina.

E’ consentito uscire di casa per fare attività sportive in forma individuale. Per circolare è necessaria un’autocertificazione. La multa per chi si sposta senza valido motivo di lavoro, salute, studio o necessità è di 400 euro. Per il trasporto pubblico la capienza massima per bus e treni locali è del 50%.

Intanto sulla questione zona rossa è intervenuto nuovamente il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: “Napoli è al quarto posto in Italia per contagio virale Benevento al 98esimo posto – scrive su Facebook -. Il governo ci ha messo nella stessa fascia. Un vergogna. Così come è una vergogna vedere le immagini di Napoli e quelle nostre diametralmente opposte eppure trattate alla pari”.

Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Asi, Luigi Barone, che spiega: “Se il Governo nazionale ha scelto di applicare il modello di chiusure (giallo, arancione e rosso) a seconda delle criticità di singoli territori, Benevento non doveva mai diventare zona rossa. Invece per una scelta sconsiderata si è chiusa l’intera Campania penalizzando anche i territori che hanno pochi casi Covid. Nel beneventano ad oggi abbiamo 1.665 casi, in alcune province del nord i casi dell’intero Sannio sono riscontrati in un solo comune. Ma si va oltre: i casi totali del Sannio sono stati superati per casi giornalieri a Napoli e altre province nel report della Protezione Civile: onestamente non escluderei un ricorso contro l’ordinanza del ministro Speranza”.


Benevento in zona rossa, la protesta del Sannio: “Provvedimento ingiusto”
Di redazione NTR24- 14 Nov, 2020

“Applicare la zona rossa anche a Benevento e al Sannio è assolutamente ingiusto e iniquo”. A dirlo sono la senatrice Sandra Lonardo, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, il consigliere regionale Luigi Abbate e il presidente della Provincia Antonio Di Maria che aggiungono: “Dal professor Ricciardi al professor Miozzo del Cts, passando per autorevoli quotidiani, tutti hanno evidenziato questa disuguaglianza. Decretare zona rossa una provincia che è la nona in assoluto in Italia per minor casi Covid (1665 – dati Protezione Civile) è oltraggioso perché danneggia una popolazione che evidentemente a differenza di altri ha avuto maggiore attenzione al fine di evitare il contagio”.

Per Lonardo, Mastella, Abbate e Di Maria “è assurdo accomunare Benevento a Napoli che ha superato i 64mila casi totali. Se il Governo ha scelto la strada delle chiusure territoriali deve andare fino in fondo e consentire differenziazioni anche all’interno delle stesse regioni. Le aree interne della Campania non possono essere penalizzate per Napoli e la zona metropolitana. Quando si è trattato realizzare tagli nella sanità il Sannio aveva pochi abitanti e non si è considerata la dimensione territoriale, ora invece non si considera il dato della proporzione casi-abitanti e si finisce per essere penalizzati con Napoli. In ogni caso non siamo affetti da sciocco provincialismo, non abbiamo perso il senso della solidarietà avendo peraltro le nostre strutture sanitarie piene di malati Covid di altre provincie, in particolare di Napoli, ma lo facciamo perché la logica della sopraffazione verso comportamenti virtuosi non è accettabile”, aggiungono ancora senatrice, sindaco, consigliere regionale e presidente della provincia sannita.

“Speriamo che il Governo corregga presto questo macroscopico errore, intanto rivendichiamo per le attività penalizzate da questa chiusura ristori immediati”. Per Mastella e gli altri rappresentanti istituzionali “i sanniti e tutte le categorie colpite devono sapere di chi è il ‘merito’ di aver avuto la zona rossa: i Cinquestelle. I grillini campani invece di sollecitare il Governo ad accettare le risorse del Mes per la sanità del Mezzogiorno hanno rivendicato questo ‘in-successo’. Ora speriamo che si ravvedano e almeno i parlamentari sanniti dei Cinquestelle facciano una battaglia comune con noi per evitare che il Sannio continui ad essere penalizzato da provvedimenti che non tengono in considerazione le singole realtà territoriali. Intanto per la nostra cultura istituzionale, fatta di rispetto delle regole, invitiamo – concludono – la nostra gente a rispettare il decreto governativo nonostante la sua irrazionale motivazione”.

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