Vaccini, il Cdm approva il decreto sull’obbligo a scuola: multe fino a 7.500 euro e sospensione potestà
Chi trasgredisce non potrà accedere all’iscrizione ad asili nido e scuole materne. Lorenzin: “Controlli ogni anno sulla copertura”. Alle quattro vaccinazioni già obbligatorie se ne aggiungono altre otto
Via libera del Cdm al decreto che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, ovvero nella fascia d’età 0-6 anni. L’obbligo riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, cioè fino ai 16 anni. In questo caso non si prevede il divieto di iscrizione a scuola, ma sanzioni salate per i genitori, fino a 7.500 euro, o la sospensione della potestà genitoriale.
Chi non vaccinerà i figli rischia una multa da 500 a 7.500 euro. Ma non finisce qui, il genitore o l’esercente la potestà genitoriale sul minore che violi l’obbligo di vaccinazione “è segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale”. Le misure del decreto, afferma il ministero della Salute, entrano in vigore dal prossimo anno scolastico. “Per la scuola dell’obbligo – ha spiegato il presidente del Consiglio, Gentiloni – la mancanza di documentazione sui vaccini produrrà da parte dell’autorità scolastica sanzioni dalle dieci alle trenta volte maggiori di quelle esistenti”.
Diventano 12 le vaccinazioni obbligatorie – A diventare obbligatorie, a partire da settembre, sono 12 vaccinazioni: le 4 già obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomelitica e antiepatite virale B) alle quali si aggiungono anti-pertosse, anti-meningococco B e C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella e il vaccino contro l’Aemophilus influenzae.
Gentiloni: “Rispondiamo a una situazione preoccupante” – Ringraziando i tre ministri che insieme hanno lavorato al decreto, Beatrice Lorenzin, Valeria Fedeli e Maria Elena Boschi, il premier ha sottolineato che la decisione di arrivare al decreto è stata presa “perché ci troviamo di fronte alla constatazione del fatto che nel corso degli anni la mancanza di misure appropriate e il diffondersi soprattutto negli ultimi mesi di comportamenti e teorie antiscientifiche ha provocato un abbassamento dei livelli di protezione. Non si tratta di uno stato di emergenza, ma di una preoccupazione alla quale il governo intende rispondere”.