Vaccini-I dati che rassicurano

I dati che rassicurano: “Ecco quando avremo l’immunità di gregge”
18 Aprile 2021

Resta alto l’ottimismo per le prossime riaperture, ma il ministro invita comunque a non abbassare la guardia
Federico Garau
Ottimismo per quanto riguarda il passo raggiunto dal piano vaccinale nazionale e per le riaperture, ma guai ad abbassare la guardia, almeno fino al momento ipotetico in cui si dovrebbe raggiungere la cosiddetta immunità di gregge: questo il fulcro delle parole di Mariastella Gelmini durante l’intervista concessa a Radio24.

Il riavvio delle attività lavorative, costrette a fermarsi per le misure imposte dal governo a causa della pandemia, consentono “di guardare al futuro con ottimismo cauto, ma non è il momento del liberi tutti”, dichiara il ministro per gli Affari Regionali ai microfoni de “Il caffè della domenica”. Tutto dovrebbe ripartire dal prossimo 26 di aprile, grazie anche al passo più spedito nella somministrazione dei vaccini anti Coronavirus. “Siamo passati da 150mila a 350 mila dosi”, precisa ancora Gelmini, che parla anche dell’intenzione di incrementare ulteriormente il dato: “Dobbiamo arrivare tra fine aprile e i primi di maggio a 450-500mila somministrazioni al giorno”.

I vaccini in arrivo

Dopo un momento iniziale di difficoltà e di lentezza, le Regioni”stanno correndo sulle categorie prioritari, stanno vaccinando a ritmo serrato”. Tutto questo, secondo il ministro, potrà portare a raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, ma bisognerà attendere probabilmente la conclusione della stagione estiva. “Questo ci consentirà, nell’arco di un paio di mesi, di raggiungere l’immunità di gregge tra agosto e settembre. Ma gli spazi di libertà conquistati non dobbiamo vanificarli”, che rivolge un appello agli italiani ed al senso di responsabilità già dimostrato nelle fasi più delicate della pandemia. Sulla prosecuzione delle vaccinazioni, anche oltre le categorie più a rischio, la parlamentare azzurra annuncia cha altri sieri stanno arrivando: “Non ancora in quantità gigantesche, ma dal 15 al 30 aprile abbiamo 8 milioni di dosi in arrivo. Il generale Figliuolo ha attivato un coordinamento molto serrato con le regioni”, puntualizza Gelmini, in maniera tale che le dosi “non restino nei frigo, cosa che mi pare stia avvenendo”.
Scuola e mezzi pubblici

Proseguirà la grande attenzione nei confronti del mondo della scuola e del trasporto pubblico, anticipa il ministro ai microfoni di Radio24: “Ci sarà un confronto con le regioni già in settimana per ribadire il rispetto rigoroso dei protocolli nelle scuole ma anche nei mezzi pubblici”, col governo che ha già “stanziato 300 milioni per il trasporto pubblico locale”. L’intenzione, per i prossimi giorni, è quella di utilizzare “tamponi in maniera più massiva per individuare per tempo eventuali contagi, ma il ritorno in classe almeno per un mese è un fatto doveroso”. Una ripartenza che sarà di certo problematica, ma sulle modalità di attuazione è in programma un confronto “anche con i ministri Giovannini, Bianchi e i presidenti regionali”.
La questione Open Arms

Gelmini dice la sua anche sul rinvio a giudizio del leader del Carroccio Matteo Salvini:”È giusto che ognuno faccia il suo mestiere, ma mi limito ad osservare che le scelte in Consiglio dei ministri sono sempre collegiali. Trovo un po’ surreale il rinvio a giudizio di un solo ministro”. Impossibile, infatti che si tratti di una scelta fatta in modo autonomo solo dall’ex vicepremier:”La scelta, giusta o sbagliata che sia, Salvini non l’ha presa da solo. Fatico a comprendere, mi ricorda vicende che in questi anni il presidente Berlusconi ha vissuto a piene mani”, conclude.