Vaccini antinfluenzali in farmacia, approvato il protocollo
21 ottobre 202
I cittadini che non hanno patologie potranno acquistare il siero e farselo somministrare dal farmacista stesso
Il vaccino antinfluenzale potrà essere somministrato in farmacia. C’è il via libera della conferenza Stato-Regioni, che ha approvato l’apposito protocollo firmato con Federfarma-Assofarm. I cittadini che non hanno patologie potranno dunque acquistare il siero in farmacia e farselo somministrare dal farmacista stesso. Per chi, invece, rientra tra le categorie più fragili il vaccino antinfluenzale è assicurato in forma gratuita.
“Si tratta di una proposta valutata positivamente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”, spiegano il presidente del Molise Donato Toma, che ha presieduto la Conferenza delle Regioni, e Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore dell’Emilia-Romagna.
“Rivoluzione voluta dalle Regioni”
Per il nostro Paese, spiega Donini, “si tratta di una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dalle Regioni e discussa in sede di Commissione Salute, che va nella direzione delle cosiddette ‘farmacie dei servizi’, luoghi che saranno sempre più in grado di fornire ai cittadini vere e proprie prestazioni sanitarie. Un tassello in più per la composizione di una nuova sanità del territorio, di prossimità, obiettivo a cui tendiamo con tutte le nostre energie e che lo stesso Pnrr mette a fuoco come risultato atteso”.
Farmacisti: “Riconosciuta la nostra professionalità” Per la Federazione ordini dei farmacisti italiani, l’approvazione del protocollo è il “raggiungimento di un importante traguardo che li accomuna ai colleghi di Francia, Gran Bretagna, Irlanda e di altri Paesi. Siamo di fronte a un ulteriore riconoscimento della professionalità dei farmacisti italiani e del loro impegno tanto nell’assistenza ai cittadini quanto nell’evoluzione del loro ruolo professionale. Con la partecipazione alla campagna antinfluenzale si aggiunge un altro tassello al modello della ‘farmacia dei servizi’ promosso dalla Fofi fin dal 2006 e l’Italia compie un altro passo avanti nel potenziamento della prossimità delle cure la cui importanza è emersa drammaticamente nel corso della pandemia”.