Ultimi giorni per il pos, poi scattano le multe: cosa sapere
26 Giugno 2022
Dal 30 giugno diventeranno effettive le sanzioni pecuniarie per chi rifiuta le transazioni elettroniche. Ma il Codacons avverte: “Escamotage per evitarle”
Federico Garau
A quasi due mesi di distanza dall’approvazione del decreto legge 36, con cui il governo ha stabilito per commercianti e professionisti l’obbligo di dotarsi di Pos e consentire quindi ai propri clienti di effettuare pagamenti tracciabili, si avvicina al momento in cui entreranno in vigore anche le conseguenti sanzioni pecuniarie.
Dal prossimo 30 giugno le multe previste per i trasgressori diverranno effettive: si parte da un’ammenda invariabile di 30 euro, alla quale verrà sommato il 4% del totale della transazione negata al proprio cliente. Ciò significa, ad esempio, che per un importo di 100 euro la transazione negata comporterà una multa di 34 euro. Non saranno solo negozianti e commercianti a doversi adeguare all’obbligo imposto dalla nuova norma, bensì anche le varie categorie di professionisti, tra cui ad esempio medici, avvocati, commercialisti e notai. Al momento l’unico modo di evitare la sanzione è dimostrare di aver avuto problemi di natura tecnica, come la momentanea assenza di linea internet.Secondo il Codacons, tuttavia, ci sarebbero altre situazioni in grado di permettere agli esercenti di evitare le sanzioni. “Per essere in regola con la nuova norma”, spiega infatti l’associazione in un comunicato ufficiale, “esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos”.
Un’altra situazione che potrebbe minare la buona riuscita dell’applicazione della norma è che si presenti un numero talmente elevato di segnalazioni da causare una paralisi nella loro gestione. “Un numero elevato di segnalazioni contro i commercianti disubbidienti potrebbe mettere in crisi le autorità preposte a eseguire controlli ed elevare sanzioni”, prosegue il Codacons nella nota,“una multa da 30 euro poi rischia di determinare una situazione paradossale per cui il procedimento sanzionatorio avrebbe un costo superiore al valore della sanzione”.
Per tutte le categorie obbligate a dotarsi di Pos sono state create delle agevolazioni specifiche (Dl 99 del 30 giugno 2021), che variano a seconda del fatturato dichiarato dai diretti interessati l’anno precedente l’acquisto. Tale agevolazione, riconosciuta come credito di imposta, ha un tetto massimo di 160 euro. Per fatturati fino a 200mila euro è previsto un bonus che copre il 70% dell’acquisto, per fatturati compresi tra 200mila euro e un milione l’incentivo arriva al 40%, mentre per quelli compresi tra 1 e 5 milioni l’agevolazione si ferma al 10%.
Nel caso in cui chi rientra nelle categorie obbligate ad adeguarsi, unitamente al Pos, decida di acquistare anche lo strumento per gli scontrini telematici, è previsto un ulteriore credito di imposta del valore massimo di 320 euro (che anche in questo caso varia leggermente a seconda del fatturato del commerciante/professionista).
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