Ecco cosa si potrà fare da lunedì 4 maggio: tutte le risposte
In arrivo una serie di novità in vista della prima riapertura del Paese: attività fisica da fare in modo individuale od al massimo con un convivente. Consentita la presenza di un accompagnatore solo in caso di minorenni o persone affette da disabilità
Federico Garau – Sab, 02/05/2020 – 19:12
Un vero e proprio dedalo di informazioni in cui risulta difficile districarsi quello in previsione per la cosiddetta “Fase 2”, coi cittadini che chiedono maggior chiarezza al fine di comprendere tutte le varianti comprese in queste modifiche in previsione della prima riapertura del prossimo 4 maggio, spostamenti compresi.
Il governo sul sito istituzionale di palazzo Chigi ha fornito una serie di risposte (Clicca qui per leggere il testo completo delle Faq).
Innanzi tutto la precisazione sulle parentele ed i legami pare d’obbligo, viste le tante domande arrivate sul sito della presidenza del Consiglio. Si parla di “Parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”, specifica palazzo Chigi nella speranza di aver fornito le indicazioni più importanti.
Ma le novità riguardano anche la questione sugli spostamenti, strettamente connessa alla possibilità di varcare i confini del proprio comune (sempre comunque entro quelli regionali) per attività sportive o utilizzo di seconde case. Il decreto dello scorso 26 aprile fa riferimento allo spostamento extra regionale solo in determinati contesti. Vale a dire per esigenze di carattere lavorativo, comprovate e dimostrabili, per motivi di salute o urgenze improrogabili. Tuttavia, dopo aver fatto ritorno presso il proprio domicilio, anche proveniendo da un’altra Regione (cosa, questa, attuabile solo a partire dalla mezzanotte del 3 maggio), questa non si può abbandonare, a meno che non ricorrano nuovamente le motivazioni espresse in precedenza.
Gli spostamenti invece giustificati da una visita ai congiunti rientrerebbero nella categoria delle necessità, anche se viene caldamente consigliata una grande prudenza pure in questa seconda fase, sempre per questioni legate ad un rischio ancora forte di contagio. Si rimarca ulteriormente il divieto di assembramenti, il distanziamento di 1 metro e l’utilizzo di mascherine.
Nella categoria “spostamenti” rientrano ovviamente anche le passeggiate che però restano vincolate alle necessità già elencate, vale a dire motivi di lavoro, salute o attività fisica. A tal proposito, dal 4 maggio si potrà svolgere attività fisica all’esterno anche non in prossimità della propria abitazione, a patto che svolta individualmente, o al massimo in compagnia di un convivente o tuttalpiù di un accompagnatore in caso di minorenni o persone affette da disabilità. Il limite restano i confini regionali, e per raggiungere il luogo in cui svolgere l’attività è consentito l’utilizzo sia di mezzi privati che pubblici.
La questione legata invece ai giardini, magari per accompagnare un bimbo all’aria aperta, viene risolta aprendo i parchi pubblici sempre nel rispetto del divieto di assembramenti. Restano, tuttavia, chiusi, proprio per evitare la concentrazione di troppe persone in spazi ridotti, le aree destinatre ad accogliere giochi per i bambini.
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