Trovato il virus sui mezzi pubblici: ecco a cosa dovete fare attenzione
Una campagna di ispezione dei Nas, volta a controllare la sicurezza anti Covid sui mezzi pubblici, ha evidenziato irregolarità e la presenza di tracce di materiale genetico riconducibile al virus su diversi mezzi ispezionati
Mariangela Garofano – Mar, 06/04/2021
Negli ultimi giorni i Nas hanno effettuato verifiche sui mezzi di trasporto, nell’ambito dei controlli anti Covid.
Come riportato dall’agenzia Agi, sono stati eseguiti 756 tamponi di superficie su mezzi di trasporto e stazioni, in collaborazione con l’Asl, le Agenzie di protezione ambientale e gli enti universitari. I carabinieri hanno controllato obliteratrici, maniglie e barre di sostegno per i passeggeri, pulsanti di richiesta di fermata e sedute. Dai tamponi effettuati sono emersi 32 casi di positività per la presenza di materiale genetico riconducibile al Covid. I casi sono stati rilevati su autobus e vagoni della metro e ferroviari, operanti su linee di trasporto pubblico di Roma, Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone, Varese e Grosseto.
“Il riscontro della presenza di materiale genetico del virus sulle superficie dei mezzi di trasporto”, hanno affermato i carabinieri dei Nas, “seppur non indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità dello stesso, rileva con certezza il transito ed il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale”. Sempre all’interno delle verifiche anti Covid, Nas e Ministero della Salute hanno effettuato controlli su 693 autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, biglietterie, sale di attesa e stazioni metro. Le verifiche hanno evidenziato irregolarità in 65 obiettivi, tra cui l’inosservanza delle misure di prevenzione al contagio. Su alcuni mezzi è stata riscontrata la mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione, l’omessa cartellonistica informativa circa le norme da rispettare e il numero massimo di persone ammesse a bordo. Ma non solo, sono stati rilevati erogatori di gel disinfettante difettosi o mancanti, e l’assenza dei distanziatori posti sui sedili.
Sono quattro i responsabili delle aziende di trasporto denunciati nell’ambito dell’ispezione, per non aver predisposto le corrette procedure di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro. Inoltre, sono stati sanzionati 62 responsabili per irregolarità amministrative, con sanzioni pecuniarie di circa 25 mila euro. Come hanno chiarito i carabinieri impegnati nella campagna di verifiche, i controlli mirano a verificare “la corretta applicazione delle misure di contenimento epidemico, allo scopo di tutelare la salute dei numerosissimi utenti che usufruiscono dei mezzi di trasporto”.