Tredicesima detassata, ecco cosa può cambiare in busta paga
20 Giugno 2023
Tredicesima detassata ma importanti novità anche sui lavoratori dipendenti, rateizzazione delle tasse e ritenute d’acconto: ecco le misure previste dal governo
Alessandro Ferro
“Tredicesima detassata, ecco cosa può cambiare in busta paga”
Il governo sta già pensando di regalare un sereno Natale 2023 agli italiani detassando la tredicesima con l’aliquota al 15%, ma non è l’unica novità in arrivo sul fronte delle agevolazioni previste dalla legge delega che va nella direzione auspicata, ossia “dare il più possibile sostegno al lavoro dipendente” come ha spiegato nelle scorse ore il vicemeninistro all’Economia, Maurizio Leo.
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Le novità in arrivo
A tal proposito, tra gli emendamenti c’è l’idea di introdurre una tassazione “flat” sulle ore di lavoro straordinario dei dipendenti e detassazione anche sui fringe benefit fino a tremila euro come abbiamo visto di recente sul Giornale.it. “Vogliamo rivedere la fiscalità finanziaria, che risale al 1997. Farlo è necessario: dobbiamo cambiare verso, e vogliamo fare in modo che ciò accada con la collaborazione di tutti, del mondo delle imprese e anche di chi, con logica di opposizione politica, si oppone al nostro disegno. È l’occasione giusta per dare nuovo assesto al nostro sistema finanziario”, ha affermato Leo durante un convegno sul sistema sanzionatorio della riforma tributaria presso il Milano Luiss Hub.
Sostegno al lavoro dipendente
Quindi, i punti all’ordine del giorno hanno riguardato delega fiscale, riforme e semplificazione con l’obiettivo di migliorare il lavoro dipendente avviando “un dialogo con le parti sociali, in particolare i sindacati, su misure che possano rappresentare l’incremento rispetto alle retribuzioni mese su mese dei dipendenti”, ha aggiunto il viceministro, sottolineando che le retribuzioni attuali “non sono adeguate e si interviene attraverso la leva fiscale cercando di dare il più possibile sostegno al lavoro dipendente”. Per far ciò, però, servono risorse che arriveranno dal Pil e dalla revisione delle tax exependiture. “Solo i crediti di imposta cubano 36 mld di euro” ha precisato Leo, “si pensa di lasciare in essere quelle principali, 4.0, ricerca e sviluppo, patent box togliendo di mezzo quelle che non sono significative riducendo così le aliquote”, si legge su ItaliaOggi.
Cosa cambia sulle tasse
Oltre ai punti già sviscerati, si parla di una legge delega che possa rateizzare le tasse e dimezzare le ritenute d’acconto. “Ci si sta lavorando, bisognerà trovare le compatibilità finanziarie. Il riscontro lo avremo anche da quella che sarà l’esposizione che si sarà fornita dalla ragioneria dello Stato”, ha epsiegato Leo, mentre sulla seconda opzione ha parlato anche il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, spiegando che la proposta della Commissione per rendere le procedure di ritenuta d’acconto più rapide, sicure ed efficienti per gli investitori, gli intermediari finanziari e le amministrazioni fiscali “è un altro passo avanti verso una tassazione più equa e trasparente in Europa. È un’ulteriore dimostrazione dell’impegno della Commissione per la semplificazione e l’efficienza“.
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