Telefonia, l’Antitrust sospende i rialzi nelle bollette dopo l’obbligo della fatturazione mensile
Secondo l’Autorità, Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, avrebbero stretto un’intesa per coordinare la propria strategia commerciale
21 marzo 2018
Telefonia, l’Antitrust sospende i rialzi nelle bollette dopo l’obbligo della fatturazione mensile
L’Antitrust ha deciso una “sospensione cautelare” dei rialzi delle bollette telefoniche decisi dagli operatori dopo l’obbligo del ritorno della fatturazione mensile, invece di quella a 28 giorni. A febbraio, infatti, è stata avviata un’istruttoria per verificare l’esistenza di un’intesa fra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, per coordinare la propria strategia commerciale con rialzi di importo simile.
I consumatori hanno denunciato a fine gennaio aumenti in bolletta generalizzati fra gli operatori dell’ordine dell’8,6%, verificatosi dopo lo stop alla fatturazione a 28 giorni. L’Autorità Antitrust ha per questo aperto un provvedimento per verificare la sussistenza di un’intesa fra gli operatori e la documentazione acquisita durante le ispezioni sembrerebbe confermare l’ipotesi secondo la quale le parti avrebbero comunicato ai propri clienti, quasi contestualmente, che la fatturazione delle offerte e dei servizi sarebbe stata effettuata su base mensile e non più su quattro settimane. Al contempo, però, è stata prevista una variazione in aumento del canone mensile per distribuire la spesa annuale complessiva su 12 mesi, invece che su 13.
Pertanto, spiega il Garante, “al fine di evitare il prodursi, nelle more della conclusione del procedimento, di un danno grave e irreparabile per la concorrenza e, in ultima istanza, per i consumatori, l’Autorità ha adottato misure cautelari urgenti intimando agli operatori di sospendere l’attuazione dell’intesa oggetto di indagine e di definire la propria offerta di servizi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti”.