Tariffe idriche, Tar ferma l’aumento

Tariffe idriche, Tar ferma l’aumento
vince la difesa dell’acqua pubblica
di Luigi Roano

Il Tar sospende il famigerato decreto dell’8 agosto della Regione Campania che determina gli aumenti delle tariffe dell’acqua, e accoglie il ricorso fatto dalla Gori, quest’ultima supportata dai gruppi di opposizione di Forza Italia in Consiglio regionale. Una bocciatura per l’ente di Santa Lucia che fa esultare non solo i politici ma anche utenti e associazioni a difesa dell’acqua pubblica. «Le tariffe idriche varate dal governo regionale campano sono illegittime. Lo avevamo denunciato a settembre allorché puntammo l’indice sull’aumento di oltre il 50% di quelle per la distribuzione dell’acqua all’ingrosso con evidente pregiudizio per i già tartassati cittadini della Campania. Il Tar Campania, accogliendo le richieste di sospensiva contenute in due ricorsi presentati dalla Gori e dall’Abc, ci ha dato ampiamente ragione» attacca il capogruppo di Forza Italia del Consiglio regionale.

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Esulta il capo dell’opposizione Stefano Caldoro: «Bloccata la stangata stop agli aumenti» twitta l’ex presidente della Regione. Ma come stanno le cose secondo la Regione? Gli aumenti sono innegabili e scritti nel Burc, tuttavia dall’ente di Santa Lucia ieri come in passato raccontano cose diverse. Intanto dalla Regione fanno sapere che gli aumenti delle tariffe sono di competenza dall’Autorita’ nazionale di settore, su proposta della Direzione regionale competente. Sui costi raddoppiati arriva un chiarimento in termini di cifre e si tratta di un adeguamento solo per il costo dell’acqua all’ingrosso, cioè il costo che i soggetti gestori del servizio pagano per acquistare l’acqua. Secondo la Regione pesa per il 15% della tariffa finale.

«Quindi aumentare del 6% il 15%, significa incrementare dell’1% la tariffa finale che va in bolletta. Su tre anni si arriva ad un aumento del 3%». E si precisa pure che gli aumenti tariffari non incidono sul bilancio. Il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, inoltre, ha presisato che «in attesa della discussione di merito fissata nella prossima primavera, in via cautelare sono stati già invitati gli uffici agli adeguamenti conseguenti alla sospensiva del Tar in modo da consentire l’approvazione della legge di bilancio». Di ben altro avviso è Cesaro che insiste: «Adesso racconta il capogruppo di Fi – le conseguenze di questo dilettantismo amministrativo non mancheranno di farsi sentire pesantemente anche sulla manovra finanziaria regionale che proprio su questi aumenti ha previsto entrate per almeno 30 milioni di euro. Cosa farà De Luca cosà? Domani conclude il capogruppo campano di Forza Italia – sarà davvero interessante ascoltare le delucidazioni che il governo regionale vorrà dare».