Ora arriva il “piano Brunetta”. Tutti i concorsi e le assunzioni
Il ministro per la Pubblica amministrazione annuncia lo sblocco delle selezioni e il rinnovo dei contratti. Priorità a enti locali e sanità
Ignazio Riccio – Mer, 07/04/2021
“Saluto con soddisfazione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando per assumere 2.800 tecnici nelle amministrazioni del Sud.
In un’ora sono già state presentate 500 domande. È la prima sperimentazione di selezioni rapide e semplificate nella Pubblica amministrazione, in piena sicurezza. Adesso parte il conto alla rovescia per rispettare il cronoprogramma: vogliamo garantire le assunzioni entro 100 giorni”. Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta è euforico nel commentare lo sblocco dei concorsi e il rinnovo dei contratti e lo fa utilizzando come metafora la Ferrari da corsa. Un modellino del cavallino rampante è sul suo tavolo. “La Ferrari – dichiara Brunetta al quotidiano Il Messaggero – rappresenta la mia idea di efficienza che la macchina pubblica deve avere. È da sempre il mio sogno”.
Dopo anni di sacrifici, con il blocco del turn over e dei contratti, per la crisi economica mai sopita, si riparte di slancio. Il ministro per la Pubblica amministrazione dice che sono due le ragioni: ci sono i soldi per i contratti, 6,8 miliardi stanziati dai precedenti governi, ma soprattutto si può fare affidamento al Next Generation Eu. “Come si fanno a investire 200 miliardi in cinque anni – continua Brunetta – se non hai un apparato dello Stato all’altezza di questa sfida straordinaria? E come si fa a reggere, una volta a regime? Per questo i miei primi tre atti sono stati il riavvio dei contratti, la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale con i sindacati e lo sblocco del turn over”.
L’ultimo decreto del governo ha dato il via libera ai concorsi, fermi al palo per la pandemia da Covid-19. Sono 188.879 i posti già disponibili nella Pubblica amministrazione, ma ne serviranno molti di più per rilanciare il Paese. “Il nostro obiettivo – spiega Brunetta –è di garantire innanzitutto il turnover fisiologico: almeno 500 mila ingressi per cinque anni, 100 mila l’anno, pari al numero di dipendenti pubblici che andranno in pensione secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato”. Si interverrà, soprattutto, nei settori maggiormente in crisi come quelli della sanità e degli enti locali. In più, dovranno essere reclutate a tempo determinato (cinque anni) le professionalità giuste per l’attuazione dei progetti del Recovery Plan, assunzioni che dovranno essere effettuate in tempi veloci.
Saranno valorizzati gli iscritti agli ordini professionali, i centri di alta formazione e i dottorati, senza penalizzare i più giovani e prevedendo semplificazioni per evitare il carico di responsabilità per i futuri dirigenti, in particolare per quelli impiegati nel Recovery Plan. Attenzione estrema per la sicurezza, con l’obbligo per i candidati e per i componenti delle commissioni di produrre un test negativo effettuato entro le 48 ore precedenti la prova, obbligo di indossare la mascherina FFP2, svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale, durata massima della prova limitata a un’ora, percorsi dedicati di entrata e uscita. “Ci sarà, inoltre – anticipa Brunetta – piena collaborazione con la protezione civile”. Si eviteranno gli assembramenti studiando percorsi ad hoc e si tenterà di velocizzare i tempi di assunzione. “Mi piacerebbe che dal bando all’ingresso in servizio – auspica il ministro – non passassero più di tre o quattro mesi”.